Potenziali visivi evocati (PVE)

In cosa consiste 

Con il termine “elettrofisiologia” indichiamo una serie di test non invasivi che si concentrano sui fenomeni elettrici legati alla vista. Tra gli altri, nell’elenco dei test compresi in questa disciplina diagnostica troviamo anche i Potenziali Visivi Evocati, o PVE, esame pensato per studiare gli impulsi elettrici generati dalla retina e inviati al cervello tramite il nervo ottico
La procedura è piuttosto semplice e indolore. Dopo aver applicato tre elettrodi (uno sulla fronte, uno dietro l’orecchio e uno tra i capelli), gli oculisti chiedono al paziente di guardare dentro una calotta con un occhio alla volta. All’interno dello strumento l’occhio viene stimolato attraverso una serie di flash luminosi o attraverso una scacchiera nera e bianca proiettata su uno schermo.
L’esame dura in tutto pochi minuti.

A cosa serve 

I PVE vengono utilizzati soprattutto nella diagnosi di alcuni disturbi del nervo ottico e delle vie ottiche.

Come prepararsi 

Non sono previste norme di preparazione particolari.  

Non sono presenti malattie correlate

Non sono presenti strutture coinvolte