La rosacea è un’affezione dermatologica caratterizzata dalla comparsa nella regione centrale del volto di eritema transitorio (detto flushing), e talora presenza di papule, pustole o teleangectasie.
La malattia è molto comune nella popolazione, soprattutto femminile, dopo i 50 anni di età con cute e occhi chiari. È una malattia multifasica, caratterizzata da episodi di flushing o eritema inizialmente transitorio, poi persistente. In molti casi si associano manifestazioni cliniche simil-acneiche, con presenza di papule e pustole. Le teleangectasie (grossolane displasie capillari della punta del naso e delle guance) sono spesso frequenti.
La causa della rosacea è sconosciuta, ma numerosi fattori sono stati associati: bevande molto calde, alcolici, spezie e cibi piccanti, esposizione a freddo e caldo intensi. Anche l’applicazione cronica di cortisonici può causare rosacea (acne da steroidi) e la presenza di alcuni germi (Demodex folliculorum, Helicobacter pylori) riscontrati sulla cute e nello stomaco di taluni pazienti, sembrerebbero avere un ruolo causale significativo.
La diagnosi è sempre clinica, e spesso abbastanza facile. Talvolta, possono esserci difficoltà diagnostiche con l’acne, in alcuni giovani adulti, oppure con altre malattie cutanee con interessamento del volto, tra cui la dermatite seborroica, il lupus eritematoso e la dermatite da contatto.
Principalmente si devono evitare i cibi predisponenti e i fattori ambientali (soprattutto l’esposizione ai raggi UV). Gli antibiotici sistemici (tetracicline e macrolidi) sono utili nelle forme papulo-pustolose; il metronidazolo, sia orale, sia in forma di gel topico, si è dimostrato particolarmente efficace per inibire la proliferazione del D. folliculorum.
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