Il test ergometrico, a volte indicato anche come “test da sforzo”, è un esame che riproduce in ambiente protetto le risposte del corpo all’attività fisica. Il paziente è invitato a compiere uno sforzo controllato e graduale (ad esempio una pedalata sulla cyclette o una camminata su tapis roulant) mentre i medici controllano i parametri fondamentali attraverso un elettrocardiogramma continuo.
La prova in genere dura una ventina di minuti: l’esame viene in ogni caso interrotto una volta raggiunto uno sforzo considerato massimale per l’età, per esaurimento muscolare o per il sopraggiungere di sintomi o di eventi che renderebbero pericoloso il proseguimento del test. La fine dell’esercizio fisico viene fatta seguire da una fase di recupero, monitorata per circa 5-10 minuti.
Attraverso gli elettrodi collocati sul corpo del paziente il test ergometrico misura le variazioni dei parametri fondamentali (tolleranza allo sforzo, frequenza cardiaca, pressione arteriosa e saturazione arteriosa di ossigeno). Per questo motivo viene spesso impiegato per la diagnosi e il monitoraggio dei problemi cardiovascolari.
Le prove ergometriche, inoltre, consentono di identificare l’origine di una riduzione della tolleranza allo sforzo, stabilendo se il problema deriva da una disfunzione ventricolare e/o coronarica o, semplicemente, da cattiva condizione fisica. Ai fini della riabilitazione del cardiopatico la valutazione della capacità funzionale assume un’importanza determinante permettendo di stabilire se si può iniziare un programma impegnativo di attività fisica e di riconoscere i limiti.
Il paziente deve presentarsi all’appuntamento a digiuno da almeno tre ore. È inoltre necessario evitare l’assunzione di the, caffè o altre bevande stimolanti e astenersi dal fumo il giorno del test.
Una volta concluso l’esame e la fase di recupero, il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana.
Malattie correlate
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Strutture coinvolte
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