Toracentesi ecoguidata

Cos’è 

Si tratta di una procedura a cui si ricorre per drenare il liquido o il gas in eccesso presente nella cavità pleurica, lo spazio compreso tra i due foglietti di pleura (membrana che avvolge i polmoni). È un trattamento semplice e piuttosto veloce, dato che raramente richiede più di un quarto d’ora.
Dopo aver adeguatamente preparato il paziente, infatti, lo staff medico provvede ad inserire nella schiena un apposito ago in modo da raggiungere la cavità pleurica. Tale procedura avviene sotto guida ecografica e in regime di anestesia locale. Il liquido in eccesso viene quindi estratto attraverso una siringa e, in alcuni casi, inviato in laboratorio per le analisi.

A cosa serve 

La toracentesi può essere al tempo stesso un trattamento e, quando l’esatta natura del liquido addominale è sconosciuta, una procedura diagnostica. In entrambi i casi, comunque, uno degli obiettivi principali rimane l’estrazione di una certa quantità di liquido, in modo da ridurre la pressione e il dolore.
In condizioni normali, infatti, nella cavità pleurica è presente solamente una piccola quantità di liquido, che serve a facilitare lo scivolamento dei due foglietti pleurici l’uno sull’altro. L’accumulo di una quantità eccessiva di liquido (il cosiddetto versamento pleurico) o di aria (pneumotorace) rappresenta una disfunzione e può causare fastidi e dolore, e segnala l’insorgenza di un problema o di una patologia. Le cause che possono provocare tali accumuli sono tante e anche molto diverse tra loro: tra le più comuni troviamo la pleurite (ossia l’infiammazione della stessa pleura) e numerose tipologie di tumori.

Come prepararsi 

Il paziente si deve presentare all’appuntamento a digiuno totale (sia cibi che bevande) da almeno 12 ore e, se possibile, accompagnato da una persona adulta. In alcuni casi può essere inoltre richiesta la sospensione di eventuali terapie anticoagulanti o antiaggreganti.

Dopo il trattamento 

Una volta terminata la procedura il paziente deve rimanere in osservazione per qualche ora (solitamente 2 o 3). Se non insorgono complicazioni può essere poi dimesso.