Colloquio col paziente: se prima visita si raccoglie la sua storia clinica (da quanto tempo soffre di psoriasi, che trattamenti ha fatto in passato); se, invece, si tratta di una visita di controllo si valutano insieme i suoi esami di controllo (ematici e/o strumentali) e si valuta l’andamento della malattia in base alla terapia in atto.
Quindi, si invita il paziente ad accomodarsi sul lettino in indumenti intimi e si valuta l’estensione di malattia sul corpo.
A volte, previo consenso informato, si possono eseguire delle fotografie per valutare l’andamento della terapia.
Inoltre, si valuta anche la soddisfazione del paziente nei confronti dei risultati ottenuti.
La visita serve per monitorare l’andamento della malattia, valutare il benessere e soddisfazione del paziente nei confronti del trattamento ed escludere la comparsa di comorbilità, ovvero patologie che possono associarsi alla psoriasi cutanea come l’artrite psoriasica o le malattie infiammatorie gastro-intestinali.
E’ bene eseguire in tempi corretti gli esami prescritti.
Inoltre, è sempre buona norma aver effettuato una corretta detersione del corpo e del cuoio capelluto.
Infine, si raccomanda di non indossare smalto per poter consentire di ispezionare correttamente anche le unghie di mani e piedi.
Dopo la visita il paziente avrà un referto contenente le indicazioni sul proseguimento della terapia e le prescrizioni degli esami da eseguire qualora necessari.
Inoltre, avrà anche le indicazioni per il controllo successivo.