La visita diabetologica è un esame di primo accesso per la diagnosi del diabete. Durante la visita, che richiede in genere qualche decina di minuti, lo specialista esegue un'attenta anamnesi, valutando la storia clinica familiare (alla ricerca di eventuali casi di diabete, malattie endocrine e autoimmuni, obesità, ipertensione, displidemie e malattie cardiovascolari), lo stile di vita del paziente (attività fisico, utilizzo di tabacco, alcool e contraccettivi, abitudini alimentari, sviluppo e variazioni del peso corporeo, attività sessuale) e il suo stato di salute. La seconda fase della visita consiste nella misurazione di diversi parametri quali il peso, l'altezza, la circonferenza addominale, la pressione arteriosa, il battito cardiaco e i riflessi. Vengono inoltre attentamente controllate le strutture corporee maggiormente colpite dal diabete, come il collo e i piedi
In alcuni casi i medici analizzano anche gli esiti di esami precedentemente sostenuti e possono prescrivere ulteriori test di approfondimento. Al contrario, se la diagnosi è sufficientemente chiara, viene impostato un trattamento. Il personale può anche istruire il paziente su alcune precauzioni e buone abitudini della vita di un diabetico (ad esempio il calcolo dei carboidrati, la dieta alimentare e l'attività fisica).
In generale la visita diabetologica può essere propedeutica alla diagnosi di una malattia diabetica o fungere da controllo per una patologia già nota.
Non sono previste norme di preparazione particolari. È comunque consigliabile presentarsi all’appuntamento muniti di tutta la documentazione necessaria (risultati di esami precedenti, prescrizioni e così via)
Una volta terminata la visita il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana.
Strutture coinvolte
Non sono presenti strutture coinvolte