La termoablazione con radiofrequenza è una procedura che viene utilizzata per trattare alcuni tumori del fegato e dei reni che non possono essere asportati chirurgicamente. Consiste nella bruciatura delle cellule tumorali attraverso il calore indotto dalle onde elettromagnetiche.
Tale tecnica, che viene eseguita sotto guida ecografica e in anestesia locale o totale, prevede infatti l’inserimento di un apposito ago collegato ad un generatore di onde elettromagnetiche, in grado di aumentare la temperatura a livello della zona localizzata in corrispondenza della punta dell'ago.
Il calore irradiato dall’ago viene impiegato per distruggere le cellule, avviando così un processo di necrosi (morte) della massa tumorale.
Questa procedura viene eseguita in regime di ricovero per poter eseguire gli accertamenti necessari prima dell'intervento (esami di laboratorio, elettrocardiogramma, radiografia del torace). Eventuali indicazioni verranno quindi fornite al paziente al momento della comunicazione della data di ricovero.
Dopo la procedura il paziente viene mantenuto in osservazione e vengono effettuati gli accertamenti necessari (esami di laboratorio, ecografia e/o ecografia con mezzo di contrasto di controllo post-procedura) prima di essere dimesso. Le valutazioni sull’efficacia dell’intervento vengono effettuate a breve distanza (in genere un mese) attraverso l’esecuzione di ecografie e TAC.
Malattie correlate
Non sono presenti malattie correlate
Strutture coinvolte
Non sono presenti strutture coinvolte