Il robot dell'Unita operativa di Chirurgia Toracica spegne cinque candeline e festeggia con il traguardo dei 500 interventi eseguiti.
Solo nel 2024 sono state 140 le procedure eseguite con questa tecnologia, posizionando ancora una volta il Sant'Orsola tra i primi centri italiani per numero di interventi di questo tipo.
Le attività di robotica dell'IRCCS, con sede all'Ospedale Maggiore, vanno oltre i numeri e si concretizzano all'esecuzione di procedure complesse e altamente specialistiche per la cura di malattie del torace, inclusi tumori primitivi e metastatici del polmone, tumori del timo e delle vie aeree, tumori esofagei (in collaborazione con le UO del prof. Elio Jovine), patologie della parete toracica e trapianto di polmone. Inoltre i professionisti si occupano della gestione d’urgenza e del trauma di tutta la città metropolitana.
“Questo risultato è frutto dell’impegno di tutta l’equipe, medica e infermieristica, - dichiara il dott. Jury Brandolini, Direttore dell’Unità Operativa - che lavora quotidianamente per offrire ai pazienti non solo le migliori procedure e terapie ma anche le migliori tecnologie. Lavoriamo tutti i giorni per offrire ai nostri pazienti una sempre minore invasività, precisione, innovazione e sicurezza delle cure”.
L’utilizzo del robot, infatti, consente ai professionisti di operare procedure molto complesse riducendo al minimo l’invasività chirurgica e accelerando i tempi di recupero e il dolore post-operatorio. Quindi incisioni più piccole, minor perdita ematiche, migliore visualizzazione del campo operatorio, maggiore mobilità degli strumenti e, di conseguenza riduzione del rischio di complicanze.