Triage

Sono stati definiti percorsi differenziati per la gestione  del paziente una volta giunto in area di PS:

  • Utente giunto in PS a mezzo Ambulanza 118.
    Il personale dell’Emergenza Territoriale fa accedere la barella dall’ingresso dedicato alle emergenze della camera calda  e procede al cambio barella all’interno dei locali del PS. I famigliari vengono indirizzati nella sala d’attesa e il personale  del Punto Informativo avvisera’ il personale del loro arrivo affinche’ possano ricevere ma anche fornire notizie non appena possibile. 
  • Solo in caso di condizioni critiche, il paziente procede direttamente alla zona ROSSA / SHOCK ROOM assistito dal personale del PS precedentemente allertato a mezzo di linea telefonica dedicata  indirizzata direttamente al triage.
  • L’infermiere di triage  prende in consegna il paziente dal personale dell’ Emergenza Territoriale e esegue la valutazione infermieristica: 
    • posizionando il paziente all’interno del triage per l’ esecuzione della valutazione cosiddetta “globale” 
    •  direttamente alla “barella” del paziente in area dedicata con sistema informatico WiFi

    Al termine della valutazione verra’ assegnato il codice di priorita’.

  • Utente giunto con mezzi propri in camera calda.
    In questo caso l’utente accede da porta dedicata  situata nella camera calda, coadiuvato dal personale di PS  e viene introdotto nell’area di triage per la valutazione e l’assegnazione del codice di priorita’
  •  Utente che giunge a piedi, accede all’area tramite l’ingresso pedonale  e viene ricevuto da personale di accoglienza che lo indirizza all’area di triage dove viene valutato come nel caso precedente. 
    L’area di triage/accettazione rappresenta pertanto un nodo particolarmente importante e delicato in quanto in essa vengono eseguite la identificazione/ registrazione dell’utente e la valutazione infermieristica per la assegnazione del codice di priorità di visita con successiva collocazione dell’utente nella area di trattamento piu’idonea:  area  a maggior intensita’ (ROSSI-GIALLI) oppure area a minor intensita’ (VERDI-BIANCHI), in relazione anche alla disponibilità di una postazione, o viceversa in area di attesa generale o protetta. 
    nelle ore diurne è presente un infermiere "a valle" della fase di triage, avente predominante funzione di coordinamento. Tale professionista , definito " INFERMIERE DI PROCESSO" o più semplicemente " FLUSSISTA" prende in consegna i pazienti valutati dall'infermiere di triage e si interfaccia con i colleghi e i medici dell'area di trattamento onde organizzare al meglio la fase di presa in carico: personale libero per la presa in carico, tempi e priorità aggiuntive, rivalutazioni in fase di attesa protratta, interfaccia con altre figure quali 118, parenti, consulenti ecc., con l'obiettivo di migliorare globalmente la fase assistenziale e, a volte, renderla più fluida e veloce.
    L'infermiere di processo si interfaccia in particolare con un'altra figura professionale di relativa recente introduzione: "il medico d'area". Tale figura, identificata dal direttore tra i sanitari con consolidata esperienza nell'ambito dell'emergenza e con provate capacità di coordinamento, collabora con l'infermiere di processo nella valutazione-gestione di situazioni di criticità-iperafflusso, intercetta casi di difficile gestione in collaborazione col bed management la disponibilità di posti letto e interviene nella gestione di criticità sia in fase di input che di output.
    Accanto all’area di Triage con accesso diretto dalla camera calda e con uscita in area triage, e’ collocata la zona di decontaminazione utilizzata in caso di pazienti da sottoporre a bonifica esterna prima della valutazione Sanitaria. L’area di decontaminazione viene attivata dal personale di PS in caso di pre-allertamento da parte del 118/vigli del fuoco o per decisione del medico referente che ne valuta la opportunità contingente.