Al Sant’Orsola oltre 3,1 milioni di euro per cinque progetti di ricerca

16 Novembre 2022

Malattie genetiche rare, epatocarcinoma, tumori mammari, trapianto di microbiota fecale e cancro colorettale gli ambiti di studio. I finanziamenti arrivano dai bandi per la ricerca finalizzata e da fondi PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza per la ricerca sanitaria.

Sono cinque i progetti di ricerca dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola premiati dai bandi del Ministero della Salute. Degli oltre tre milioni di euro in arrivo, poco più di 443mila destinati a due studi triennali di ricerca finalizzata, mentre i restanti 2 milioni e 671mila euro sono indirizzati a tre progetti di ventiquattro mesi e arrivano dai finanziamenti del PNRR.

La ricerca finalizzata
I due progetti dell’IRCCS premiati dal bando sono ambiziosi e puntano ad innovare le pratiche cliniche in due ambiti fondamentali quali il trapianto di fegato e il trattamento del tumore colorettale. Il progetto del professor Giovanni Barbara, direttore delle Unità Operative di Gastroenterologia e di Medicina Interna, malattie neurovascolari ed epatometaboliche dell’IRCCS, ha in particolare l’obiettivo di dimostrare una riduzione degli episodi di infezione grave entro sei mesi dopo il trapianto di fegato in pazienti che ricevono il trapianto di microbiota fecale, mentre lo studio della dottoressa Michela Sgarzi intende fornire gli studi preclinici necessari per lo sviluppo di una nuova strategia terapeutica per pazienti con cancro colorettale, tumore tra i più diffusi nel mondo.

I fondi del PNRR
Il progetto del team guidato da Tommaso Pippucci, ricercatore del Policlinico, vuole studiare e caratterizzare da un punto di vista clinico e molecolare alcune malattie genetiche rare, in particolare patologie oculari e neuro-muscolari, con l’obiettivo finale di creare una rete di centri di riferimento per la diagnosi e il trattamento.
La ricerca del professor Matteo Ravaioli, direttore della Chirurgia addominale nell'insufficienza d'organo terminale e nei pazienti con trapianto d'organo, analizza invece l'efficacia dell'approccio di perfusione ipotermica ossigenata meccanica prima del trapianto di fegato nei pazienti affetti da tumore maligno al fegato (epatocarcinoma) mediante uno studio clinico multicentrico che coinvolge 4 centri ospedalieri italiani di eccellenza nei trapianti di fegato.
Infine, il progetto guidato dal professor Francesco Violante, direttore dell’Unità Operativa di Medicina del Lavoro, è finalizzato a raccogliere evidenze riguardo il ruolo dell'alterazione del ciclo circadiano sullo sviluppo di tumore mammario negli operatori sanitari sottoposti a lavoro notturno di due centri ospedalieri nazionali al fine di applicare approcci di medicina preventiva nelle pazienti con fattori di rischio.