Aortografia

In cosa consiste 

Si tratta di un esame diagnostico basato sulla fotografica dell’aorta (l’arteria più grande del corpo umano) e dei suoi rami principali.
La procedura è piuttosto semplice. Per prima cosa un catetere viene inserito in un’arteria (solitamente a livello inguinale o nella coscia) e guidato fino al tratto di aorta da studiare. Attraverso il catetere viene quindi iniettato un mezzo di contrasto visibile ai raggi X, dopodiché vengono effettuate le lastre. Una volta scattate le radiografie e il film radiografico necessari, il catetere può essere ritirato.
Ovviamente il tutto avviene in anestesia locale e sotto controllo elettrocardiografico. La durata è variabile ma solitamente il tutto termina entro un paio d’ore.

A cosa serve 

L’aortografia serve a valutare la funzionalità dell’aorta e dei suoi rami principali, individuando eventuali restringimenti o disfunzioni nella circolazione del sangue. Può essere quindi indicata per sospetti aneurismi dell’aorta così come per patologie legate alla valvola aortica, come la stenosi o l’insufficienza aortica.

Come prepararsi 

L’esame di solito viene eseguito in regime di ricovero ospedaliero (solitamente compreso tra le 24 e le 48 ore). Il paziente, oltre a dichiarare eventuali allergie conosciute ai mezzi di contrasto o presunte gravidanze, deve essere a digiuno da alcune ore.