Campo Visivo

In cosa consiste 

L’esame del campo visivo consente di rappresentare graficamente la porzione di spazio che l’occhio è in grado di vedere mentre lo sguardo è concentrato su un punto fisso. Viene eseguito in ambiente buio e la durata dell’esame varia da trenta a quarantacinque minuti in funzione del programma scelto per gli approfondimenti diagnostici.

Dopo aver bendato un occhio, l’ortottista chiede al paziente di concentrarsi sulla sorgente luminosa che si trova al centro di una cupola, tenendo nel frattempo in mano un pulsante. Nel corso del test, alcune luci si accendono a intermittenza in varie zone della cupola: ogni qual volta il paziente vede una di queste luci deve spingere il pulsante. È importante che, nel corso di tutta la durata del test, lo sguardo rimanga concentrato sulla stessa sorgente luminosa e non si perda a cercare le luci intermittenti nella cupola. Una volta terminato, l’esame viene ripetuto per l’occhio precedentemente bendato.

A cosa serve 

È un’indagine diagnostica importante sia in ambito oculistico che neurologico per la valutazione della sensibilità retinica e dell’integrità delle vie nervose. Utile nella diagnosi e nel monitoraggio della progressione di alcune patologie della retina, del nervo ottico e del sistema nervoso centrale come il glaucoma, le maculopatie, le neuropatie ottiche, le patologie oncologiche e i traumi.

Come prepararsi 

Non sono previste norme di preparazione particolari.