Cancro del colon-retto: +8,6% di metastasi durante l’emergenza Covid-19

23 Dicembre 2022

I programmi di screening si confermano alleati sui quali puntare sempre di più. Lo confermano anche i risultati di uno studio nazionale multicentrico coordinato dall’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e dall’Università di Bologna e pubblicato sulla rivista Jama Network Open.

Uno studio che si concentra sul cancro colon rettale e si propone proprio di indagare gli effetti del rallentamento e temporanea sospensione dei programmi di screening durante le fasi più acute dell’emergenza COVID-19.

"Abbiamo analizzato i dati di quasi 18mila pazienti curati in 81 ospedali italiani, - afferma Matteo Rottoli, chirurgo dell’unità operativa complessa di chirurgia del tratto alimentare dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Alma Mater e coordinatore del progetto di ricerca -. Abbiamo documentato un tasso di tumori colon rettali con stadio avanzato significativamente più alto tra i pazienti trattati durante il periodo dell’emergenza COVID-19. In particolare, osserviamo un aumento dell’8,6% di pazienti affetti da metastasi a distanza, che corrisponde allo stadio del tumore più avanzato. Il nostro studio è il primo in letteratura a confermare un rischio che prima era solo stimato: questo ci impone attenzione perché è verosimile che questo trend si consolidi anche negli anni a venire”.