Carcinoma ovarico

Cos'è 

Il carcinoma ovarico è un tumore maligno che si sviluppa nelle ovaie, due piccoli organi facenti parte dell’apparato genitale femminile.

Come si manifesta 

Il carcinoma ovarico può essere definito come una massa anomala che si forma a causa dell’iperproliferazione delle cellule delle ovaie. Questi organi sono formati da diversi tipi di tessuti e quindi da diverse tipologie di cellule. Di conseguenza, anche il tumore può essere classificato in modo differente (epiteliale, germinale, stromale) a seconda del tessuto da cui si forma. Tale distinzione non è esclusivamente tecnica, ma incide sulle caratteristiche del carcinoma e sulla prognosi del paziente.

In linea generale le pazienti possono lamentare dolore, gonfiore addominale e frequente necessita di urinare. Tali sintomi non si manifestano immediatamente, ma solo quando il carcinoma ha assunto dimensioni rilevanti, e possono talvolta accompagnarsi a perdite di sangue dalla vagina, problemi intestinali e scarso appetito.

Così come la maggior parte dei tumori, anche il carcinoma se non viene scoperto e trattato per tempo tende a diffondersi. Le cellule maligne, infatti, possono espandersi anche al di fuori dell’area pelvica, dando origine a nuovi tumori in altri organi (chiamati metastasi) e diventando quindi decisamente più pericoloso per la vita del paziente.

Origine 

Il tumore, come anticipato, nasce a causa della divisione e moltiplicazione eccessiva di cellule “impazzite” dell’ovaio. Si tratta di un processo anomalo e fuori controllo la cui dinamica non è ancora stata completamente chiarita. Le cause che portano allo sviluppo del carcinoma, infatti, non sono al momento note, anche se sono stati individuati diversi fattori di rischio.

L’età, ad esempio, è uno di questi. Il rischio aumenta in coincidenza con la menopausa o negli anni immediatamente successivi, e quindi soprattutto per le donne comprese tra i 50 e i 60 anni. Questo non significa, tuttavia, che le giovani possano considerarsi completamente immuni dalla patologia. Tra i fattori di rischio, infatti, troviamo anche l’ereditarietà, ossia la trasmissione da genitore a figlia di una mutazione genetica (in particolare le alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 aumentano le probabilità di sviluppare il carcinoma). In ogni caso, la lista dei fattori è piuttosto lunga e include anche condizioni patologiche e abitudini comportamentali, come l’obesità, il fumo, una dieta particolarmente ricca di grassi saturi e alcol e uno stile di vita sedentario.

Come si accerta 

Il carcinoma ovarico può essere individuato grazie all’esecuzione di alcuni esami strumentali, come ad esempio l’ecografia pelvica transvaginale. La natura maligna della massa tumorale viene solitamente accertata attraverso una biopsia.

Purtroppo l’insorgenza tardiva e piuttosto generica dei sintomi, insieme all’assenza di un programma di screening efficace, rende la diagnosi precoce piuttosto difficile. Nella maggior parte dei casi, infatti, il carcinoma viene individuato solo quando si è già esteso ad altri organi anche al di fuori della zona pelvica, e viene quindi classificato come tumore al terzo o al quarto stadio per indicare il suo livello di avanzamento.

Trattamenti 

L’approccio terapeutico viene scelto dai medici in base alle condizioni di salute del paziente e allo stadio del tumore. Nella maggior parte dei casi il trattamento è di stampo chirurgico, e si concentra cioè sull’asportazione della massa tumorale e, se necessario, degli organi coinvolti dalla patologia. Tuttavia, la rimozione del carcinoma non è sempre sufficiente: il paziente spesso deve sottoporsi anche ad alcuni cicli di chemioterapia e ad altri trattamenti farmacologici.