Pet

In cosa consiste 

La PET (sigla che viene dall’inglese “Positron Emission Tomography”, ovvero Tomografia a emissione di positroni) è una tecnica diagnostica per immagini che fornisce informazioni importanti sul funzionamento di tessuti e organi del copro. Si basa sulla somministrazione di un tracciante radioattivo, che in genere è composto da una sostanza normalmente presente nell’organismo (ad esempio il glucosio) marcata con una molecola radioattiva. Tali radiofarmaci sono caratterizzati dall’emissione di positroni, particelle che vengono rilevate da un apposito macchinario (il tomografo), e si concentrano nelle aree del corpo caratterizzate da alti livelli di attività chimica.

La procedura è piuttosto semplice ma richiede almeno un paio d’ore per essere completata. Per prima cosa si procede con la somministrazione del tracciante radioattivo, solitamente per via endovenosa. È quindi necessario attendere dai 30 ai 60 minuti affinché il radiofarmaco venga completamente assorbito e si distribuisca nell’organismo. Una volta completate le procedure di preparazione, che includono anche la spogliazione da eventuali oggetti metallici (collane, orecchini, anelli), il paziente viene invitato a distendersi sul letto del macchinario per poi essere introdotto all’interno del tomografo. Nel corso delle scansioni, deve cercare di rimanere il più immobile possibile, in modo da facilitare l’acquisizione di immagini nitide e non sfocate. L’esame è assolutamente indolore ma può provocare qualche disagio, soprattutto per chi soffre di claustrofobia.

A cosa serve 

La Tomografia a emissione di positroni consente di osservare la distribuzione del radiofarmaco nell’organismo. Il tracciante tende infatti ad accumularsi nelle are dell’organismo in cui l’attività chimica è maggiore, dove spesso è in corso un processo patologico. L’esame, quindi, consente di individuare precocemente un’ampia varietà di condizioni, dalle malattie cardiache ai disturbi che interessano il cervello. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la PET viene eseguita per la diagnosi e lo studio dei tumori, dal momento che consente di stabilire lo stadio di avanzamento della malattia, il suo grado di aggressività e la localizzazione di eventuali metastasi.

Come prepararsi 

Il paziente deve presentarsi all’appuntamento a digiuno da cibi zuccherati (ad esempio dolci, brioches e frutta) da almeno sei ore ma ben idratato. È consigliabile l’astensione dall’attività fisica dal giorno precedente l’esame. In alcuni casi, inoltre, i medici possono concordare la sospensione di eventuali terapie farmacologiche abitualmente assunte dal paziente.

Dopo l'esame 

La PET viene eseguita in regime ambulatoriale e non richiede alcun ricovero notturno. Una volta ultimato l’esame, il paziente può lasciare il Policlinico con il consenso dei medici e riprendere le normali attività della vita quotidiana. È consigliabile bere molto per velocizzare l’espulsione del radiofarmaco.