Progressiva scomparsa di trasparenza delle lenti dell’occhio, con conseguente diminuzione o perdita totale della vista
Nello specifico, la cataratta consiste in un’opacizzazione del “cristallino”, la lente naturale dell’occhio indispensabile per mettere a fuoco. Come accade anche per le lenti della macchina fotografica, se questa lente è opaca lascia passare meno luce e restituisce quindi un immagine annebbiata e offuscata.
Non a caso, i sintomi di questa malattia sono interamente legati alla vista e vanno dal fastidio provocato dalle fonti di luci allo sdoppiamento delle immagini, passando per una visione alterata dei colori oppure sfuocata. I sintomi appariranno comunque gradualmente, e la compromissione della capacità visiva sarà pertanto progressiva.
Nella stragrande maggioranza dei casi il problema si presenta con l’invecchiamento, ma non mancano alcuni casi giovanili, che rappresentano circa il 5% del totale e che sono generalmente legati a traumi o ad altre malattie.
Come abbiamo già accennato, solitamente la cataratta è una conseguenza dell’invecchiamento (poiché l’opacizzazione è dovuta all’aggregazione e all’ossidazione delle proteine del cristallino), ma tra le cause ritroviamo anche traumi, infiammazioni ed esposizione eccessiva di raggi infrarossi o ultravioletti. Ulteriori fattori di rischio, poi, sono legati al diabete, al fumo e all’alcolismo.
Per individuare la cataratta è necessario sottoporsi a una visita oculistica completa. L’oculista può inoltre ricorrere a diversi esami, come l’acuità visiva o la tonometria.
Vista l’altissima incidenza della malattia tra le persone anziane, chi ha superato i 60 anni farebbe bene a sottoporsi a controlli anche in assenza di sintomi.
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