Acuità visiva

In cosa consiste 

L’acuità (o acutezza) visiva è l’abilità dell’occhio di percepire e definire in maniera nitida i dettagli. Viene misurata attraverso gli ottotipi, ossia i pannelli di lettere e/o simboli di grandezza decrescente che si trovano in tutti gli studi oculistici. Le unità di misura di questa abilità sono diverse: solitamente in Italia viene usata la scala Monoyer, che assegna il valore 10/10 ad un’acuità visiva normale.
Durante l’esame, l’oculista chiede al paziente di leggere gli ottotipi in ordine decrescente, alternando la visione "al naturale" all’ausilio di lenti di diverse gradazione in modo da stabilire l’esatto grado di acuità visiva.

A cosa serve 

L’acuità visiva rappresenta un test fondamentale a livello oculistico, e non a caso è uno dei più praticati. Questo esame, infatti, aiuta a capire quali difetti refrattivi sono presenti (i più comuni sono rappresentati dall’ipermetropia, dalla miopia e dall’astigmatismo) e di quali lenti correttive ha eventualmente bisogno il paziente. È inoltre utile per identificare l’insorgere di diverse patologie come la cataratta e la maculopatia.

Come prepararsi 

Non è richiesta alcuna preparazione specifica.

Dopo l'esame 

L’esame non ha conseguenze di alcun tipo sul paziente. Una volta terminato il test, il paziente può quindi riprendere le normali attività quotidiane.