Colecistectomia

Cos’è 

La colecistectomia è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione della cistifellea (anche detta colecisti), la sacca del sistema digerente preposta all’accumulo della bile proveniente dal fegato.

L’operazione può essere eseguita sia con tecnica “a cielo aperto” sia in via laparoscopica. Nel primo caso il chirurgo pratica un unico taglio di una quindicine di centimetri a livello dell’addome, lavorando poi direttamente sugli organi sottostanti. Si tratta del cosiddetto taglio tradizionale, sempre meno praticato al giorno d’oggi in quanto molto particolarmente invasivo e impattante a livello estetico (in seguito all’intervento rimane una cicatrice piuttosto estesa sull’addome). A meno che non esistano controindicazioni specifiche, infatti, i medici scelgono sempre più spesso la tecnica laparoscopica, che consente di asportare la cistifellea evitando ampie incisioni: il chirurgo, infatti, si limita ad aprire alcuni fori di piccolo diametro, in modo da introdurre all’interno della cavità addominale una telecamera e gli strumenti necessari a praticare l’incisione.

In entrambi i casi l’intervento viene eseguito in anestesia generale.

A cosa serve 

Nella maggior parte dei casi la rimozione della cistifellea è resa necessaria dalla formazione di calcoli biliari. Questi piccoli sassolini, formati dall’aggregazione di sali e colesterolo, possono infatti ostacolare il passaggio della bile, provocando di conseguenza l’infiammazione della colecisti. Si tratta di un problema piuttosto comune, risolvibile definitivamente solo con l’asportazione dell’organo: i calcoli, infatti, possono essere rimossi chirurgicamente o trattati con farmaci apposti, ma questo non gli impedisce di riformarsi.

La colecistectomia, inoltre, è indicata in caso di abnorme dilatazione della cistifellea o in presenza di tumori maligni o benigni.

Come prepararsi 

Prima di iniziare l’intervento il paziente deve essere a digiuno completo da almeno sei ore. Nei giorni che precedono l’operazione, inoltre, i medici possono prescrivere una pulizia intestinale mediante l’impiego di lassativi.

Dopo il trattamento 

Una volta terminata l’operazione il paziente viene riportato nella propria stanza di degenza. A distanza di circa otto ore dall’intervento, e comunque su indicazione dello staff medico, è possibile riprendere a bere, mentre per alimentarsi è necessario aspettare il giorno successivo.

Durante il periodo di ricovero, che in genere termina dopo 24-36 ore, il paziente può avvertire dolore a livello dell’addome, oltre a sintomi come emicrania, stanchezza e nausea. Se necessario, lo staff medico fornisce farmaci antidolorifici.

Dopo le dimissioni è consigliabile osservare alcuni giorni di riposo prima di riprendere a lavorare. Per le prima settimane la dieta deve essere il più possibile sobria e povera di alimenti particolarmente difficili da digerire (formaggi, salumi, cibi fritti, grassi animali e vegetali, carni e frutta secca, ad esempio). Dopo alcune settimane, in base alle indicazioni dei medici, il paziente può poi riprendere una dieta normale. La colecisti, infatti, non è un organo vitale e l’asportazione non ostacola in modo insormontabile il processo digestivo.