Conta piastrinica con citrato

In cosa consiste 

Come suggerito anche dal nome, la conta piastrinica è un esame di laboratorio che permette di determinare il numero di piastrine presenti nel sangue. Le piastrine sono piccolissimi frammenti cellulari che vengono prodotti nel midollo osseo (il tessuto spugnoso contenuto all’interno di alcune ossa del nostro corpo) e che rivestono un ruolo essenziale nella coagulazione del sangue.
Dal punto di vista del paziente, il test è identico ad un normale prelievo ematico. Dopo aver accuratamente disinfettato la zona della cute indicata per la procedura, infatti, il personale medico provvede ad inserire l’ago per il prelievo in una vena estraendo alcune provette di sangue. Tali campioni vengono successivamente inviati in laboratorio impiegando delle piastrine in citrato, un particolare tipo di anticoagulante.
Al pari di un comune esame del sangue, il prelievo può essere fastidioso o provocare disagio nei pazienti particolarmente sensibili all’impiego di aghi. In ogni caso la procedura non è dolorosa e dura pochi minuti.

A cosa serve 

In condizioni normali all’interno di ogni millimetro cubo di sangue sono presenti tra le 150.000 e le 400.000 piastrine. Tali valori vanno considerati come un range di riferimento: se i livelli sono superiori o inferiori, il paziente è affetto da una piastrinopatia, condizione patologica che può essere causata da tantissime patologie o disturbi diversi.

Come prepararsi 

Non sono previste norme di preparazione particolari e non è necessario presentarsi a digiuno.

Dopo l'esame 

Una volta ultimato l’esame il paziente viene invitato a rimanere seduto esercitando una leggera pressione sulla zona in cui è stato eseguito il prelievo. Con il consenso del personale è poi possibile lasciare il Policlinico e riprendere le normali attività della vita quotidiana.