Dissezione ascellare linfonodale

Cos’è 

La dissezione ascellare linfonodale (anche chiamata “linfadenectomia ascellare” o “svuotamento del cavo ascellare”) è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione dei linfonodi situati nell’ascella.

Viene eseguita principalmente nell’ambito del trattamento del carcinoma ascellare, soprattutto quando la biopsia del linfonodo sentinella indica la presenza di cellule tumorali. 

L’operazione viene portata a termine in regime di anestesia generale. 

A cosa serve 

I linfonodi sono piccoli organi del sistema linfatico che svolgono un ruolo cruciale nella difesa immunitaria del corpo, filtrando la linfa e intrappolando batteri, virus e altre sostanze nocive. Proprio per la loro funzione e posizione nel corpo, sono tra le prime sedi di metastasi. 

L’intervento di dissezione ascellare linfonodale viene eseguito nei seguenti casi:

  • in presenza di linfonodi ascellari patologici, ovvero linfonodi che mostrano segni di alterazioni o anomalie sospette di metastasi o altre malattie, confermati da esame citologico (agoaspirato linfonodale) o istologico (biopsia linfonodale) pre-operatorio.
  • In casi selezionati, dopo discussione multidisciplinare, quando il linfonodo sentinella risulta positivo per macrometastasi (metastasi abbastanza grande da essere rilevato clinicamente) all’esame istologico
  • Se non è stato possibile individuare il linfonodo sentinella.
  • In tumori con stadiazione T4 (cellule tumorali diffuse oltre l'organo in cui si sono originate) o in carcinoma mammario infiammatorio dopo trattamento con chemioterapia  

Si tratta infatti di un’operazione fondamentale per stabilire lo stadio del tumore e valutare di conseguenza come proseguire l’iter terapeutico. 
 

Come prepararsi 

Dal momento che l’intervento viene eseguito in anestesia generale, è necessario il digiuno da solidi e liquidi dalla mezzanotte. È inoltre richiesta la rimozione di smalto, gioielli, piercing e protesi dentarie e una doccia con sapone disinfettante. Può essere richiesta la sospensione di alcuni farmaci (ad esempio anticoagulanti). Nel corso della successiva degenza post-operatoria è fortemente consigliato indossare un reggiseno sanitario.  

Dopo il trattamento 

L’intervento viene eseguito in regime di ricovero: in genere la degenza dura un paio di giorni, al termine dei quali si procede con le dimissioni. 

Già poche ore dopo l’intervento il paziente può alzarsi con l’aiuto del personale sanitario. Il drenaggio posizionato nel cavo ascellare al termine dell’operazione viene invece solitamente rimosso prima della dimissione. 

Per le prime settimane dell’intervento chirurgico è necessario evitare sforzi e attività fisiche, riprendendo gradualmente le proprie abitudini di vita. La paziente viene valutata dalle fisioterapiste del percorso per l’educazione terapeutica e le indicazioni riabilitative.

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