L’ecografia prostatica transrettale è un esame diagnostico molto utile per lo studio della struttura e del volume della ghiandola prostatica. Viene effettuata mediante l’introduzione del retto (ossia per via anale) di una sonda ecografica adeguatamente lubrificata con gel ecografico.
Attraverso l’emissione di onde sonore ad alta frequenza, innocue e impercepibili dall’uomo, la sonda raccoglie e rimanda le informazioni ad un computer. Quest’ultimo provvede ad elaborare in immagini i dati ottenuti e a proiettare il tutto su uno schermo.
L’esame, che non è doloroso, dura all’incirca una decina di minuti.
L’esame permette di evidenziare eventuali alterazioni della prostata, che possono presentarsi sotto forma di noduli o calcificazioni, e delle vescicole seminali, componenti dell’apparato riproduttore maschile che secernano una parte del liquido seminale.
Il paziente deve effettuare un clistere di pulizia dell’ano e del retto la sera prima o, al massimo, tre o quattro giorni prima dell’appuntamento. Per il clistere possono essere utilizzate le preparazioni monouso acquistabili in farmacia (Macrolax, Clisma Fleet, e così via).
L’esame, inoltre, va eseguito a vescica piena: di conseguenza, nelle due ore precedenti all’appuntamento è necessario bere mezzo litro d’acqua senza urinare.
Una volta terminata la procedura, il paziente può rivestirsi e riprendere le normali attività della vita quotidiana.