La Gammapatia monoclonale di significato non determinato è un tumore caratterizzato dalla presenza, nel circolo sanguigno, di proteine anomale (paraproteine).
Così come per il mieloma multiplo, anche la gammapatia monoclonale si sviluppa a partire dalle plasmacellule, cellule del sistema immunitario che hanno origine nel midollo osseo e che sono responsabili della produzione degli anticorpi necessari a combattere le infezioni. Nei pazienti affetti da tumore, tuttavia, tali plasmacellule generano proteine anomale - conosciute con il termine di “proteine M” o “paraproteine”- che si accumulano nel circolo sanguigno.
Nella maggior parte dei casi la Gammapatia rimane silente e non provoca sintomi o disturbi significativi. A volta, tuttavia, le paraproteine possono danneggiare i tessuti o causare problemi nervosi che si manifestano sotto forma di intorpidimento e formicolio.
Le cause che portano alla formazione delle cellule tumorali non sono ancora del tutto conosciute.
Dato che non si manifesta con sintomi o disturbi evidenti, la Gammapatia monoclonale viene spesso diagnosticata casualmente nel corso di esami del sangue di routine o eseguiti per altre motivazioni. Nei pazienti affetti dal tumore, infatti, i risultati indicano la presenza delle paraproteine e possono presentare diversi altri valori anomali.
Una volta diagnosticata la patologia in genere si procede con l’esecuzione di ulteriori esami di approfondimento. In particolare, possono essere prescritti alcuni test di laboratorio (prelievo e successiva analisi di campione di sangue e urina), una biopsia del midollo osseo ed esami strumentali come la risonanza magnetica o la Tac.
In genere la Gammapatia monoclonale non richiede alcuna terapia specifica. Ciononostante viene impostato un regime di monitoraggio basato su controlli regolari ogni 3-6 mesi, in modo da individuare per tempo eventuali evoluzioni della patologia.
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