L’ipogonadismo femminile è una condizione caratterizzata dall’insufficiente produzione di ormoni da parte delle ovaie.
La ridotta attività delle ovaie comporta una minore produzione di diversi ormoni, come gli estrogeni e il progesterone. Questa mancanze si traduce nell’assenza del ciclo mestruale e, in alcuni casi, in problemi nello sviluppo del seno e una minore crescita in altezza. Durante la pubertà, inoltre, possono verificarsi vampate, perdita di peli e capelli e perdita di un liquido lattiginoso dal seno.
Le cause di questa condizione possono essere diverse. Tra le più comuni troviamo alcune patologie autoimmuni e malattie genetiche o dello sviluppo, ma all’origine dell’ipogonadismo possono esservi anche infezioni, disturbi ai reni o al fegato, esposizione a radiazioni o interventi chirurgici
Per la diagnosi dell’ipogonadismo femminile occorre sottoporsi ad un esame del sangue per verificare i livelli ormonali, e in particolare la quantità degli estrogeni. Possono essere prescritti anche test genetici, un’ecografia alle ovaie e l’analisi della tiroide.
La cura è di tipo farmacologico, e in genere prevede la prescrizione di una terapia ormonale per compensare alla ridotta produzione delle ovaie. Gli estrogeni e il progesterone possono essere assunti per via orale o sottoforma di cerotti. In alcuni casi, inoltre, è possibile stimolare la maturazione degli ovociti attraverso l’iniezione di ormoni prodotti dal’ipofisi, una ghiandola che si trova alla base del cranio.
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