L'Acqua e le Rose. Apre il Centro Benessere per i pazienti ricoverati al padiglione 2

18 Novembre 2022

Si chiama “L’Acqua e le Rose” e ha sede al padiglione 2: docce, vasca per il bagno assistito, barbiere e parrucchiere gratis per tutti i pazienti. La realizzazione possibile grazie alle donazioni di oltre 600 bolognesi raccolte da Fondazione Sant'Orsola

Un nome evocativo di serenità, quello scelto per lo spazio benessere: un luogo bello e confortevole, per mettere al centro la dignità del paziente che, quando viene ricoverato in ospedale, ha bisogno di trovare un luogo capace di prendersi cura e avere attenzione al benessere di tutta la sua persona.

Il Centro è stato realizzato all’interno del padiglione 2 perché qui la percentuale di pazienti che rimangono ricoverati per più di 15 giorni è doppia rispetto alla media dell’ospedale (20,7% contro 12,1%; essendo poi stato realizzato quasi 60 anni fa, il padiglione è privo di docce nei reparti. Il progetto è nato su proposta di medici, infermieri ed operatori sociosanitari che lavorano in questi reparti.

All’interno dei 100 metri quadrati - blu acqua alle pareti, piante e fiori sulla carta da parati - i pazienti trovano docce per chi è almeno parzialmente autosufficiente, una vasca per bagno assistito con sollevatore per pazienti non autosufficienti, servizio di barbiere e parrucchiere. Tutti i servizi sono gratuiti, grazie alle donazioni che continueranno ad essere raccolte dalla Fondazione Sant’Orsola.

Come funziona “L’Acqua e le Rose”

In questa fase iniziale il Centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 12.30.
Compongono lo staff 3 operatori sociosanitari, 24 barbieri e parrucchieri che a turno, grazie ad una convenzione con CNA Bologna, prestano i loro servizi, e 20 volontari di Fondazione Sant’Orsola sempre presenti a turno per accogliere e accompagnare i pazienti.

Possono avere accesso tutti i pazienti del padiglione 2, su prenotazione attraverso una piattaforma dedicata gestita dal coordinatore infermieristico. Gli OSS del Centro, aiutati dai volontari, prendono in consegna e riaccompagnano i pazienti in corsia, senza nessun aggravio di lavoro per i reparti.

Presenti al taglio del nastro il presidente della Fondazione Sant'Orsola Giacomo Faldella e il vicepresidente Andrea Moschetti, gli assessori alla salute di Regione e Comune Raffaele Donini e Luca Rizzo Nervo, il direttore generale dell'IRCSS Policlinico Chiara Gibertoni.