Leucemia linfoide-T

Cos'è 

La leucemia linfoide acuta (LLA-T) è un raro tumore del sangue caratterizzato dall’anomala produzione di linfociti di tipo T, un particolare tipo di globuli bianchi. Il termine “acuta” indica la velocità di progressione della malattia, che in genere insorge e peggiora molto rapidamente.

Come si manifesta 

I linfociti sono cellule del sangue che appartengono al sistema immunitario. Vengono prodotte dal midollo osseo, tessuto spugnoso contenuto in alcune ossa del nostro corpo e si distinguono in linfociti di tipo T e di tipo B.

In presenza di LLA-T, tuttavia, i linfociti di tipo T proliferano in maniera eccessiva e incontrollata, accumulandosi nel sangue, nei linfonodi, in organi come la milza e il fegato e il sistema nervoso centrale. Il decorso della patologia, come detto, è molto veloce e in genere i sintomi iniziano a manifestarsi dopo pochi giorni o settimane dall’inizio del processo tumorale. I primi disturbi sono piuttosto generici e includono sensazione di malessere generale, perdita di appetito e sudorazione eccessiva, specie nelle ore notturne. In un secondo momento possono comparire dolori osteo-articolari diffusi, perdita di peso, anemia (spossatezza, eccessivo affaticamento e pallore) facili sanguinamenti delle gengive e perdite di sangue dal naso. L’accumulo e la diffusione dei linfociti tumorali può infine provocare l’aumento di volume degli organi interessati.

Origine 

In condizioni normali, come detto, i linfociti vengono prodotti dal midollo osseo in maniera controllata. In altre parole le cellule di sangue seguono il loro normale percorso di vita, maturando, dividendosi e, infine, morendo. In presenza di leucemia linfoide-T, tuttavia, questo delicato e complesso processo di sviluppo non funziona correttamente: le cellule interessate dal tumore, infatti, continuano a moltiplicarsi in maniera incontrollata. Tali cellule sono spesso immature e quindi non in grado di assolvere i loro compiti.

La proliferazione eccessiva dei linfociti di tipo T è legata alla presenza di una mutazione genetica acquisita nel corso della vita. Le cause di questa alterazione non sono ancora state del tutto chiarite, ma si conoscono alcuni fattori di rischio, come l’esposizione a radiazioni e al benzene (sostanza chimica contenuta ad esempio nella benzina e nelle sigarette) e la sottoposizione a precedenti terapie oncologiche.

Come si accerta 

In base ai sintomi riportati dal paziente e agli esiti di una visita completa, i medici possono prescrivere alcuni esami di accertamenti. Solitamente si inizia dall’emocromo completo, ossia dall’analisi di un campione di sangue venoso che consente di valutare il numero e le caratteristiche delle cellule ematiche. In presenza di risultati positivi (ossia compatibili con la leucemia linfoide) si approfondisce la situazione con ulteriori esami del sangue e biopsie del midollo osseo. In alcuni casi, infine, l’iter diagnostico viene completato con l’esecuzione di alcuni esami strumentali (ecografie, Tac, risonanze magnetiche) in modo da verificare le condizioni degli organi e l’insorgenza di eventuali complicazioni.

Trattamenti 

La terapia varia in base alle condizioni di salute e all’età del paziente, alle caratteristiche della leucemia e alla gravità della situazione. In ogni caso il trattamento è piuttosto complesso, può durare anni e prevede di solito tre fasi separate.

  • Terapia di induzione. Questa prima fase ha lo scopo di distruggere la maggior parte dei linfociti leucemici nel sangue e nel midollo osseo. Viene impiegata fino a raggiungere la remissione completa del tumore (assenza di sintomi e segni evidenti e concentrazione delle cellule leucemiche inferiore al 5% rispetto al totale delle cellule). Si tratta della fase più breve, dal momento che non richiede più di un mese.
  • Terapia di consolidamento. La seconda fase mira a mantenere il tumore in remissione e distruggere le cellule leucemiche rimanenti. Dura in genere diversi mesi.
  • Terapia di mantenimento. I trattamenti impiegati in questa terza e ultima fase impediscono alle cellule tumorali di ricrescere, e possono andare avanti anche per diversi anni.

Nella maggior parte dei casi la cura della leucemia linfoide acuta si basa sulla somministrazione della chemioterapia.

L'elenco è puramente indicativo e non sostituisce la prescrizione medica
L'elenco include alcuni dei possibili trattamenti correlati, è indicativo e non sostituisce la prescrizione medica