Si tratta di una malattia piuttosto comune caratterizzata dalla formazione di calcoli, ossia di depositi di sali minerali simili a minuscoli sassolini, nelle vie urinarie.
I calcoli renali sono composti dai sali minerali contenuti nell’urina, e quindi principalmente da calcio, ossalato, acido urico e fosfati. Queste formazioni piccole e dure possono ostruire le vie urinarie, ostacolando il normale percorso dell’urina e provocando in alcuni casi delle infezioni urinarie. Il blocco può essere localizzato all’interno dei reni oppure lungo l’uretere, il canale che collega questi organi alla vescica, e causa degli attacchi di dolore che vengono chiamati coliche renali. Anche se l’intensità della colica varia molta a seconda delle dimensioni del calcolo e delle condizioni del paziente, in genere il dolore è lancinante e può associarsi a nausea e presenza di sangue nelle urine.
I calcoli si formano a causa di un processo di saturazione. Quando la concentrazione di uno dei sali minerali sopra elencati è eccessiva, la sostanza inizia a precipitare e a depositarsi, raccogliendosi in formazioni solide e compatte. Il principio è lo stesso dello zucchero immerso in un liquido: che sia tè, caffè o altro, quando il liquido raggiunge la soglia di saturazione lo zucchero non si scoglie più e inizia a raccogliersi sullo sfondo. Le cause che portano ad un aumento di concentrazione dei sali minerali, tuttavia, non sono ancora state chiarite con certezza.
Le coliche renali sono caratterizzate da un dolore tipico e questo aiuta i medici nell’identificazione della malattia. Per accertare la diagnosi e per localizzare l’esatto numero e la localizzazione dei calcoli è possibile ricorrere a diversi esami: l’ecografia, la Tac, la radiografia e l’urografia sono alcune delle indagini più comuni.
A seconda della localizzazione, delle dimensioni, del numero dei calcoli e delle condizioni di salute del paziente, esistono molteplici possibilità di cura per la litiasi renale. In alcuni casi, infatti, è preferibile ricorrere semplicemente a dei farmaci antidolorifici e aspettare l’eliminazione naturale del calcolo, mentre altre volte è necessario affidarsi ad un intervento chirurgico o ad altre tecniche invasive.
Per prevenire la formazione dei calcoli o evitare recidive possono poi essere fornite indicazioni dietetiche con eventuali supporti farmacologici, che in alcuni casi servono a contrastare le anomalie del metabolismo geneticamente determinate.
Visite ed esami correlati
Trattamenti correlati