Si tratta di un esame non invasivo che permette di realizzare un’ecografia delle arterie che portano il sangue ai reni. La procedura prevede l’utilizzo di una sonda ad ultrasuoni, che viene ricoperta di gel e adagiata sull’addome del paziente ed inclinata in modo da seguire l’intero decorso delle arterie fino al punto in cui entrano nel rene.
Le informazioni raccolte dalla sonda vengono quindi trasmesse ad uno schermo a colori, dove appare una visualizzazione grafica del flusso sanguigno. L’esame dura all’incirca un quarto d’ora e non provoca alcun dolore.
L’obiettivo dell’esame è l’analisi dettagliata delle arterie renali e del flusso sanguigno, e permette quindi l’individuazione di eventuali anomalie. L’Eco-doppler è pertanto impiegato soprattutto per la diagnosi di patologie vascolari come stenosi arteriose, aneurismi e trombosi.
Essendo di fatto un esame ecografico, valgono le norme di preparazione richieste per l’esame dell’addome completo. Il paziente, quindi, deve presentarsi all’appuntamento a digiuno sia di alimenti solidi che liquidi dalla mezzanotte del giorno precedente l’esame.
Nei pazienti obesi o con molto gas nell’intestino si possono avere delle difficoltà ad individuare le arterie renali. Il paziente perciò deve seguire una dieta povera di fibre (niente verdura, frutta o prodotti a base di crusca) ed assumere farmaci antimeteorici prima di sottoporsi all’esame (Mylicon gocce: 20 gocce tre volte al giorno).
Una volta terminato l’esame, il paziente può riprendere le normali attività quotidiane.