Litotrissia endoscopica con ureterorenoscopia flessibile (RIRS)

Cos’è 

La litotrissia endoscopica è una tecnica chirurgica per la rimozione dei calcoli renali che si basa sull’utilizzo di un ureterorenoscopio, strumento lungo e flessibile dotato di luce e telecamera. Tale dispositivo medico, che è collegato ad un monitor presente in sala e permette quindi allo staff medico di osservare in tempo reale l’intervento, viene inserito attraverso l’uretra e da qui guidato fino all’uretere, il condotto che collega il rene alla vescica. Una volta localizzato il calcolo da asportare, vengono quindi inserite delle speciali sonde che, sfruttando la tecnologia laser, sono in grado di frantumare il “sassolino”.

I frammenti, infine, devono essere rimossi attraverso appositi strumenti, detti cestelli.

Al termine della procedura, che viene eseguita in regime di anestesia locale, il chirurgo provvede ad inserire un drenaggio temporaneo e un tutore per proteggere l’uretere.

A cosa serve 

Come anticipato, la litotrissia endoscopica ha come scopo la rimozione dei calcoli renali. In particolare, è indicata quando altre terapie meno invasive (ad esempio l’ESWL) risultano inefficaci, quando i calcoli hanno oltre un mese di vita e quando la presenza dei sassolini comporta un’ostruzione urinaria con conseguente sofferenza renale.

Può essere eseguita anche in caso di coliche ricorrenti o molto intense.

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