Mediazione linguistico-culturale ed interpretariato

Uno degli obiettivi dell’IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola è la rimozione delle barriere linguistiche e culturali, in modo da consentire a tutti i cittadini che ne hanno necessità di usufruire dei servizi erogati. Con quest’obiettivo è attivo, all’interno del Policlinico, un servizio di mediazione culturale e interpretariato.

L’aumento dalla varietà dei paesi di provenienza dell'utenza che accede ai servizi ha portato ad una maggiore richiesta, da parte dei professionisti sanitari, di operatori specializzati in grado non solo di favorire la comprensione della lingua, ma anche di aiutare a comprendere culture diverse, al fine di rimuovere le barriere linguistico-culturali, garantire equità nella fruizione dei servizi erogati e facilitare l’empowerment dei cittadini.

In questo contesto si inserisco i servizi sopraccitati, la cui macro differenziazione principale si può così distinguere:

  • l’interpretariato è un’attività che consiste nello stabilire una comunicazione orale tra due o più attori di una conversazione che non condividono lo stesso codice linguistico. L’interprete è chi spiega, grazie alla propria competenza, il significato di qualcosa, in particolare chi traduce istantaneamente da una lingua ad un’altra. Il servizio di interpretariato si svolge prettamente sotto forma telefonico; la caratteristica principale del servizio è l’immediata disponibilità dell’interprete: la risposta è garantita entro pochi secondi dall’inizio della chiamata.
  • La mediazione culturale, invece, è un’attività che consiste nello stabilire una comunicazione orale e gestuale tra due o più attori di una conversazione, che non condividono lo stesso codice linguistico, facilitando, però, non solo la comprensione linguistica fra le parti, ma anche fra le differenti culture, creando, dove è possibile, momenti pedagogici capaci di andare oltre le reciproche differenze culturali. Il mediatore culturale è un agente bilingue, che media tra i partecipanti monolingue, appartenenti a due comunità linguistiche differenti, di una conversazione. Il suo compito è quello di facilitare la comprensione. È informato su entrambe le culture, sia quella nativa dell’utenza sia quella degli operatori richiedenti. Il servizio di mediazione linguistico-culturale è fornito prettamente di persona o in alcuni casi tramite video-conferenza, comprende la mediazione “a chiamata programmata” e “a chiamata urgente”. Il servizio prevede la possibilità da parte delle Unità Operative/SSD/Programmi e Direzioni di richiedere la presenza di un mediatore linguistico-culturale esperto, in grado di affrontare situazioni particolari e delicate, in cui è necessario trasmettere informazioni e notizie sensibili per cui il servizio di interpretariato telefonico non risulta essere sufficiente. Infine, è prevista la mediazione “da postazione fissa”, che prevede una presenza stabile e continuativa di un mediatore linguistico- culturale, di lingua a scelta, all’interno dell'Azienda, che offra servizio giornaliero, sulla base delle necessità e dei criteri espressi dal Servizio presso cui presta attività.

Presso l’Azienda è, inoltre, attivo il servizio di interpretariato nella Lingua dei Segni Italiana (LIS) per migliorare l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari da parte dei cittadini con sordità favorendone la relazione/comunicazione con gli operatori sanitari, nonché un servizio di traduzione scritta di documentazione sanitaria attivabile qualora l'operatore sanitario ne rilevi la necessità per una corretta gestione del caso clinico.

I servizi sopra riportati possono essere attivati unicamente dal personale aziendale, ogni qualvolta ne rilevino la necessità per una corretta gestione del cittadino/paziente.

Nell’anno 2023 gli interventi di “mediazione a chiamata” (urgente, programmata o da postazione fissa) effettuati sono stati nr. 1364, rispetto ai 1309 interventi dell'anno precedente.  Per quanto riguarda le lingue per le quali sono state richieste il maggior numero di mediazioni al primo posto è presente il serbo-croato con nr. 296 prestazioni e a seguire l'arabo con nr. 222 mediazioni effettuate. Un ulteriore dato rilevante risulta per la lingua bosniaca e per la lingua urdu con rispettivamente nr. 138 e nr. 122 interventi di mediazione effettuati. Nel corso dell’anno 2023 è continuato l’utilizzo dell’interpretariato telefonico da remoto, utile nella gestione delle emergenze e per aiutare a risolvere immediatamente le più diverse necessità linguistiche, che ha registrato nr. 691 chiamate.