Nasce a Bologna l’Hospice Pediatrico sospeso nel verde

14 Giugno 2024

Un’arca sull'albero dove trovare sollievo, avvolti dalla magia e dalla bellezza naturale di un bosco. Questo il concept dell'Hospice Pediatrico “L’Arca sull’albero” progettato dall'architetto Renzo Piano e dal suo studio e finanziato dalla Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli Onlus, inaugurato ieri nel tardo pomeriggio a Bologna, nei pressi dell'ospedale Bellaria. 

Un’eccellenza dell’Emilia-Romagna, che rivoluziona la concezione degli spazi per le cure palliative pediatriche per la sua capacità di integrare in un edificio dal perfetto “stile Piano” una sensibilità contemporanea rispetto agli spazi della cura, orientata dalla ricerca che dimostra come uno spazio pensato per lo svolgimento delle relazioni sociali e attento a costruire un rapporto dei pazienti con elementi naturali (luce, piante, aria) sia un concreto contributo all’efficacia delle cure per molti tipi di malattie, anche per le cure palliative.

Immerso in un’area verde di 16mila metri quadrati, si differenzia fortemente dalla tipologia ospedaliera convenzionale: non è un luogo chiuso, ma aperto; non è un luogo distaccato e asettico, ma permeabile; non è un luogo di degenza per la cura, ma una “casa” dove trascorrere un tempo dotato di senso perché non impone la rinuncia delle relazioni sociali e dell’affettività, anzi è pensata come opportunità per fare esperienza di bellezza, contemplazione e spiritualità. Ideato per offrire ai piccoli pazienti l’esperienza di vivere in una vera e propria casa sull’albero, si sviluppa su 4 piani e in più sezioni connesse da leggeri collegamenti aerei al corpo centrale principale.

Accoglierà pazienti, insieme alle loro famiglie, da 0 a 18 anni con patologie inguaribili e con significativa complessità clinica, a cui si sommano bisogni spirituali, sociali, famigliari e relazionali e con il rischio di morte precoce. Una presa in carico che può durare molti anni, anche e fino alla età adulta. Un’équipe multidisciplinare di specialisti formati attraverso corsi specifici, master universitari e tirocini, organizzati dall'Accademia di Medicina Palliativa, braccio didattico della Fondazione Hospice MTC Seràgnoli, si prenderà cura H24 dei giovani pazienti, mettendo al primo posto la loro salute, il loro benessere, i loro sogni e i loro desideri di svago con attività ricreative, ma anche educative.

Alla cerimonia che ha sancito l’apertura della struttura hanno partecipato l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, la professoressa di cure palliative pediatriche dell’ICPCN UK Julia Downing, l’architetto del paesaggio Paolo Pejrone e il disegnatore Francesco Tullio Altan.

Il complesso, unico in Italia, come ha stabilito la Giunta regionale sarà Centro di riferimento specialistico per l’erogazione  di servizi specialistici di cure palliative pediatriche della Regione Emilia-Romagna e sede dell’Unità di valutazione multidimensionale pediatrica di Bologna, fornendo su richiesta supporto specialistico agli altri nodi della rete ed erogando attività assistenziali; lavorerà in piena integrazione con le Aziende sanitarie di tutta la regione, opererà in sinergia con l’assessorato alle Politiche per la salute, sede del Coordinamento organizzativo della rete regionale per le Cure palliative pediatriche, e sarà struttura accreditata dalla Regione.

L’Hospice Pediatrico

Sulla base dell’esperienza maturata con le strutture per adulti, la Fondazione Hospice ha realizzato e interamente finanziato l’Hospice Pediatrico L’Arca sull’albero, mettendolo a disposizione dei pazienti, delle famiglie e dei professionisti pediatrici della regione Emilia-Romagna.

L’Hospice Pediatrico è stato progettato da Renzo Piano e dal suo studio di architettura ‘Renzo Piano Building Workshop’ in considerazione degli aspetti funzionali, assistenziali, educativi e sociali che caratterizzano le più rilevanti esperienze di cure palliative pediatriche nel mondo, dando vita a una struttura unica e innovativa nel panorama nazionale. Con una superficie complessiva di 8.350 mq, è inserito in un’area verde di 16mila mq caratterizzata dalla presenza di diverse specie di alberi autoctoni, che ha disegnato e immaginato il paesaggista Paolo Pejrone, con un importante vantaggio anche per mitigare le temperature.

La struttura prevede la presenza di posti letto accreditati ed è organizzata con 14 camere di degenza singole con letto per caregiver e terrazza coperta e 8 appartamenti destinati alle famiglie dei degenti. Nell’area ambulatoriale trovano spazio 7 ambulatori multidisciplinari e un “Ark day”, cioè il servizio di assistenza in regime diurno. Sono inoltre presenti un’area di medicina fisica e riabilitativa, l’area meditativa e una sala dedicata al commiato.

Le tipologie di ricovero previste sono quattro: ricoveri intermedi ospedale-domicilio e/o domicilio-domicilio, che si richiedono nel passaggio dall’ospedale al domicilio per addestrare il caregiver che si occuperà del paziente dopo l’assistenza ricevuta in ospedale; ricoveri per periodi di sollievo, previsti per alleggerire il carico psicologico e assistenziale delle famiglie e per supportarle nella gestione di eventuali momenti critici al di fuori dei programmi di competenza del servizio territoriale; ricoveri di consulenza per migliorare il quadro clinico del paziente, per gestire situazioni critiche a causa del dolore e di altri sintomi difficilmente controllabili; ricoveri di fine vita, ove richiesto dalla famiglia, per accompagnare il paziente nelle fasi finali della malattia e garantire un adeguato supporto anche psicologico al paziente e ai suoi caregiver.

Fonte: Regione Emilia-Romagna