Progetto OPS! Studenti universitari in PS per la cura dell’attesa

29 Novembre 2022

Presentati i risultati del percorso di “ricerca sociale” e di azione negli spazi d’attesa dei Pronto Soccorso a Bologna promosso da Centro Antartide

I protagonisti sono gli studenti universitari dei corsi di laurea dell’area della ricerca sociale e antropologica che, nell’ambito del loro tirocinio curricolare, si sono dedicati all’accoglienza, alla cura dell’attesa e all’osservazione sul campo, in sinergia con le équipe della medicina di emergenza.
Quest’anno con un focus di ricerca che, dopo i mesi di fase più acuta della pandemia e in un periodo di particolare pressione sui PS, mette al centro un tema di fondamentale importanza per la città: le fragilità.

I risultati della seconda edizione del progetto sono stati presentati dagli stessi studenti presso la Sala VIII Centenario dell’Università di Bologna a Palazzo Poggi.
Promosso dal Centro Antartide di Bologna, nato nel 2019, il percorso ha visto la collaborazione di un’ampia e significativa rete composta da IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Università di Bologna, Azienda USL di Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Agenzia sanitaria e sociale regionale – Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, con il contributo della Fondazione Carisbo

I Pronto Soccorso cittadini, dopo la contrazione degli accessi che aveva contraddistinto le fasi più acute della pandemia, hanno visto durante il 2022 un aumento esponenziale degli accessi, che hanno raggiunto in tanti casi anche una media decisamente superiore a quella precedente al 2020. Un segno della più ampia crisi che il Covid ha lasciato in eredità al sistema sanitario territoriale ma anche un indizio di una sempre maggiore e più diffusa necessità di avere un punto sicuro di accesso a cui fare riferimento in caso di difficoltà, sanitarie e non solo.  È proprio in questo momento così particolare, tra nuove ondate di coronavirus e restrizioni che si sono fatte via via più lievi, che si è svolta la seconda edizione del progetto di ricerca azione “OPS! In rete contro le solitudini, dal pronto soccorso alla città”, che ha previsto il ritorno nelle sale di attesa dei PS cittadini e delle Case della Salute, di una particolare task force dell’accoglienza, costituita da studenti dell’Università di Bologna, presenti in questi spazi sanitari nell’ambito del loro percorso di tirocinio curricolare con funzioni di “cura dell’attesa” ma allo stesso tempo di osservazione partecipante sul campo.

In particolare, in questa edizione l’obiettivo è stato quello di indagare sul tema delle fragilità, attendendosi, nel periodo di graduale uscita dalla pandemia, di incontrare, specialmente nell’ambito dei cosiddetti “accessi impropri” ai Pronto Soccorso cittadini, ingressi legati a situazione di fragilità, anche nuove. L’idea al centro del progetto, come già sperimentato, è quella di utilizzare lo spazio e il tempo “interstiziali” dell’attesa tra il triage e la prima visita medica come occasione di umanizzazione ma anche di ricerca.

Al Sant’Orsola quest’anno hanno partecipato alle attività 10 studenti/studentesse, organizzati in due team che si sono succeduti da gennaio a luglio 2022.
L’attività, si è sviluppata dapprima in sinergia con le attività di pretriage esterne al PS, poi con la graduale riattivazione del punto di accoglienza interna, e ha riguardato principalmente la sala d’attesa davanti al triage e l’attesa della sala radiologica. Gli studenti si sono occupati di accoglienza, cura dell’attesa, ascolto degli utenti in attesa, supporto relativamente ai bisogni non sanitari, attività informativa e di spiegazione del funzionamento del PS e di altri servizi, comunicazione tra utenti e accompagnatori.
 
È stata poi sperimentato per la prima volta l’inserimento nel team di tirocinanti di una studentessa di Servizio Sociale, proprio per sviluppare in maniera pionieristica la funzione degli operatori dell’attesa, in un’ottica di intercettazione e supporto alle fragilità già prima della presa in carico medica.