Si tratta di un esame radiologico che sfrutta la tecnologia dei raggi X per evidenziare in modo differente le diverse strutture del corpo. Nelle immagini prodotte dall’esame, infatti, le ossa appaiono molto più chiare e compatte rispetto agli altri tessuti, e sono quindi facilmente distinguibili, mentre gli organi sono più suri.
Per la durata dell’esame (in genere non più di cinque minuti) la zona del corpo sotto indagine (spalle, ginocchia, arti, e così via) viene scansionata con un’apparecchiatura radiografica posta in un’apposita saletta protetta.
Le tecniche sono diverse a seconda della precisa finalità dell’esame, e il paziente può essere in disteso su un lettino o in piedi. L’esposizione ai raggi X, in ogni caso, non è pericolosa e la procedura non è invasiva.
La radiografia viene utilizzata soprattutto per indagare sulle componenti scheletriche, alla ricerca di eventuali fratture, degenerazioni e alterazioni.
Non sono previste norme di preparazione particolari.
Una volta terminata la radiografia, il paziente può riprendere le normali attività quotidiane.