La risonanza magnetica osteoarticolare (a volte indicata con la sigla RM osteoarticolare) è un esame che permette di ottenere immagini tridimensionali delle piccole e grandi articolazioni utilizzando campi magnetici e onde radio.
Si tratta di un esame non invasivo e assolutamente indolore, e a differenza di altre tecniche di scansione non espone il paziente a radiazioni ionizzanti.
La procedura è piuttosto semplice. Il paziente viene aiutato a distendersi correttamente sul lettino (solitamente a pancia in su) e poi introdotto all’interno del macchinario. In alcuni casi, per migliorare la precisione dell’esame, può essere somministrato un mezzo di contrasto per via endovenosa e un farmaco antispastico. La scansione può durare dai 30 ai 45 minuti e non provoca alcun fastidio, ad eccezione del rumore.
Per la buona riuscita dell’esame il paziente deve rimanere immobile durante l’acquisizione delle immagini.
La risonanza magnetica osteoarticolare viene prescritta per raccogliere informazioni dettagliate sulle piccole e grandi articolazioni di tutto il corpo umano (mani, piedi, polsi, ginocchia, caviglie, anca, gomiti, spalla, dita).
Pertanto può essere ricompresa all’interno dell’iter diagnostico legato a patologie traumatiche e infiammatorie.
Solo in caso di utilizzo del mezzo di contrasto, il paziente deve presentarsi all’appuntamento a digiuno da almeno 8 ore. Inoltre bisogna entrare nella camera di risonanza magnetica sprovvisti di qualunque oggetto metallico (dall’orologio alla carta bancomat): di conseguenza è necessario comunicare tempestivamente al medico l’eventuale possesso all’interno di strutture metalliche (ad esempio i pacemaker).
Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere immediatamente le normali attività della vita quotidiana. Non è previsto un periodo di ricovero e non è necessario farsi accompagnare.