Salva la pelle

20 Maggio 2022

Gli effetti del cambiamento climatico, che vedono l'aumento delle temperature e l'assottigliarsi dello strato di ozono dell'atmosfera, comportano un maggior rischio di sviluppare tumori cutanei, e in particolar modo quello più aggressivo: il Melanoma.

Si tratta di uno dei principali tumori che insorgono in giovane età, attualmente è il terzo tumore più frequente al di sotto dei 50 anni.

Oggi al Sant'Orsola si fa prevenzione!

Sono fondamentali i controlli periodici dei nei e la protezione della pelle dai danni causati dai raggi solari. Identificare precocemente un melanoma aumenta infatti le probabilità di guarigione: se diagnosticato allo stadio iniziale, può essere risolto anche con la sola asportazione chirurgica della lesione.
La prevenzione del melanoma è possibile, e questa è una buona notizia. Perché sia efficace però è necessario che le persone capiscano quali sono i fattori di rischio, quali le buone abitudini da tenere e l'importanza del controllo periodico dei nei” - spiega Barbara Melotti, oncologa del Sant'Orsola - “e anche nell'eventualità della diagnosi di un melanoma, se questa avviene precocemente sono buone le probabilità che tutto si possa risolvere con la sola asportazione chirurgica del tumore. Inoltre, anche in caso fosse necessario sottoporsi a terapie, oggi abbiamo a disposizione trattamenti efficaci e mirati. Il panorama della cura del melanoma ha subito una vera rivoluzione ed è importante comunicare tutto questo ai cittadini, per renderli più consapevoli di cosa possono fare per tutelare la loro salute”.

L’attenzione alla prevenzione è quanto mai opportuna proprio in questo periodo, quando il Sole comincia a riscaldare di più e si inizia a vestirsi con abiti più leggeri scoprendo parti di corpo finora rimaste protette dai vestiti. “Siamo alle porte della stagione estiva, mesi in cui la pelle viene esposta maggiormente all'azione dei raggi UV e in cui l'attenzione alla protezione deve aumentare. Non solo quando si va al mare o in montagna, anche in città le porzioni di corpo scoperte devono essere protette” - afferma Emi Dika, dermatologa del Policlinico -. “Particolare attenzione devono prestare tutti coloro che hanno una carnagione chiara, che sono soggetti a scottature, che hanno una storia familiare di melanoma. Ci sono fattori di rischio che aumentano il rischio di sviluppare questo tumore. È quindi importante che le persone siano informate. La prevenzione del melanoma passa attraverso gesti semplici, come la visita di controllo dei nei: un esame indolore che il dermatologo esegue con apparecchi in grado di vedere ciò che a occhio nudo non si vede e di tenere monitorate le eventuali modificazioni. Un gesto che può salvare la vita”.

I nostri dermatologi aderiscono alla campagna di screening gratuito patrocinata da: IMI - Intergruppo Melanoma Italiano, dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast), dall'Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (ADOI) da AIMaMe - Associazione Italiana Malati di Melanoma, Melanoma Italia Onlus (MiO), APaIM Associazione Pazienti Italia Melanoma, Emme Rouge e Associazione MelanomaDay e promossa da Novartis