Sindrome da occlusione dei sinusoidi

Cos'è 

La sindrome da occlusione dei sinusoidi, anche detta malattia veno occlusivo epatica, è una condizione caratterizzata dall’ostruzione di alcune piccole vene e/o dei capillari venosi del fegato.

Come si manifesta 

Questa particolare condizione medica interessa solo i capillari venosi interni al fegato, e non le grandi vene epatiche. A causa dell’ostruzione, il sangue fatica ad uscire dal fegato e ristagnando, porta un aumento delle dimensioni dell’organo epatico. Al tempo stesso, questo causa un rallentamento dell’afflusso del sangue ad alcuni tessuti epatici, che non ricevendo sostanze nutritive in quantità sufficienti possono andare incontro ad ischemia. La sindrome da occlusione quindi provoca una serie di effetti a catena, che portano anche all’aumento della pressione nella vena porta e all’accumulo di liquidi nell’addome (ascite). Se non trattata per tempo, questa condizione causa anche una grave cirrosi epatica.
I sintomi tipici, oltre all’ingrossamento del fegato e all’accumulo di liquidi nell’addome, sono l’ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi), il sanguinamento delle vene varicose nell’esofago e, in alcuni casi, la produzione di feci nere e particolarmente maleodoranti.

Origine 

Nella maggior parte dei casi la sindrome è una complicanza della chemioterapia ad alta dose. In generale può dipendere dall’uso di alcuni farmaci o da una reazione post-trapianto di cellule staminali o di midollo osseo, mentre altre volte la causa può essere individuata nell’ingestione di alcune piante ed erbe medicinali.

Come si accerta 

Gli esami del sangue forniscono già alcuni elementi utili sulla funzionalità epatica, ma la conferma della diagnosi solitamente arriva con l’esecuzione di un Eco-color-doppler del fegato e del sistema portale. Ulteriori approfondimenti possono essere rappresentati dalla biopsia epatica o dalla misurazione della pressione sanguigna nella vena epatica e nella vena porta.

Trattamenti 

In generale la cura consiste nell’interruzione delle sostanze nocive (quando possibile) e nel tentativo di porre un rimedio ai problemi causati dalla sindrome. Ad esempio, se il paziente sviluppa ipertensione portale lo staff medico valuta l’impianto di uno shunt portosistemico intraepatico transgiugulare (TIPS). Nei casi più gravi si può arrivare anche al trapianto di fegato.