Surrenectomia

Cos’è 

La surrenectomia è un intervento chirurgico che consiste nella rimozione di uno o di entrambi i surreni, le ghiandole endocrine situate sopra i reni e responsabili della produzione di diversi ormoni di fondamentale importanza per la regolazione del metabolismo, del sistema immunitario e della pressione sanguigna. 

La surrenectomia può essere unilaterale (asportazione completa di una delle due ghiandole), bilaterale (rimozione completa di entrambi i surreni), parziale (asportazione esclusivamente di una parte della ghiandola surrenale) o allargata ad altri organi circostanti coinvolti nella patologia. 

L’operazione può essere eseguita con due diverse tecniche chirurgiche:

  • Surrenectomia cielo aperto (o laparotomica). Si tratta della via più tradizionale e, oggigiorno, meno utilizzata, in quanto particolarmente invasiva. In questo caso, infatti, la rimozione della milza viene portata a termine aprendo un’incisione di diversi centimetri nell’addome. Attraverso questa apertura i chirurghi operano direttamente sull’organo. 
  • Surrenectomia laparoscopica. A differenza della chirurgia laparotomica, l’approccio laparoscopico non prevede l’apertura di un’unica grande incisione, ma bensì la creazione di fori di più piccole dimensioni (sempre a livello dell’addome) attraverso cui i medici infilano i propri strumenti. L’intervento viene quindi portato a termine grazie all’ausilio di uno strumento ottico flessibile dotato di luce e telecamera. Grazie a questo dispositivo, che è collegato ad un monitor presente in sala operatoria, i chirurghi possono procedere alla rimozione. 

La scelta del tipo di intervento e dell’approccio da seguire viene operata dal chirurgo in base allo stato di salute del paziente e alle caratteristiche della condizione patologica che ha reso necessario l’intervento. La tecnica laparoscopica, in ogni caso, risulta essere di gran lunga quella più utilizzata. 
In entrambi i casi, comunque, l’intervento viene eseguito in anestesia generale e può durare dai 45 minuti alle due ore. 

A cosa serve 

In genere la surrenectomia viene eseguita per rimuovere una ghiandola danneggiata da lesioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori, sia di natura benigna che maligna.
È bene precisare che la presenza di un tumore non comporta automaticamente la necessità di una surrenectomia. L’asportazione chirurgica, infatti, viene operata quando il tumore provoca un aumento della produzione di ormoni o un incremento del volume della ghiandola surrenalica.

Come prepararsi 

Le norme di preparazione variano in base alla tecnica chirurgica scelta per l’operazione.

Dopo il trattamento 

Al termine della procedura i chirurghi posizionano un catetere vescicale transuterale, ossia un tubicino di silicone che risale l’ultimo tratto delle vie urinarie per mantenere costantemente vuota la vescica, e uno o più drenaggi per evidenziare eventuali sanguinamenti. Nelle ore e nei giorni successivi all’operazione è possibile che nelle urine compaiano tracce di sangue, in genere di modesta entità.

Salvo complicazioni, in ogni caso, tutti i dispositivi vengono rimossi a distanza di 24 o 48 ore dall’operazione e la degenza dura pochi giorni.

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