Uretrotomia endoscopica

Cos’è 

L’uretrotomia è un intervento chirurgico che viene eseguito per risolvere una stenosi uretrale, ossia un restringimento insorto lungo l’uretra (il canale che, collegano la vescica con l’esterno, permette l’espulsione dell’urina). Viene eseguito per via endoscopica, inserendo i dispositivi necessari attraverso l’orifizio uretrale e facendoli avanzare delicatamente fino a raggiungere la stenosi. Il restringimento viene quindi curato incidendo il canale uretrale in modo da rimuovere l’ostacolo.

A seconda della tecnica e dello strumenti impiegato, possono essere individuati due differenti tipi di uretrotomia:
• Uretrotomia endoscopica con lama fredda (Sachse). Il dispositivo utilizzato per questa procedura è dotato di una telecamera, collegata ad un monitor presente in sala, e di una sottile lama. In questo modo i chirurghi possono seguire l’avanzamento dell’endoscopio in diretta, incidendo il canale uretrale una volta giunti in prossimità del restringimento.
• Uretrotomia endoscopica laser (Holmio o Tullio). In questo caso, invece, il dispositivo oltre che della solita telecamera è dotato di una fibra laser. A differenza della procedura sopra indicata, quindi, l’incisione avviene “a caldo”.

Entrambe le procedure, ad ogni modo, vengono eseguite in regime di anestesia locale e richiedono poche decine di minuti per essere portate a termine.

A cosa serve 

L’uretrotomia endoscopica è indicata per la cura di una stenosi uretrale acquisita o congenita. L’operazione chirurgica, infatti, permette di eliminare il restringimento e aumentare il calibro del canale uretrale, ripristinando così il corretto deflusso dell’urina.

L’intervento per via endoscopica viene spesso preferito alla procedura “a cielo aperto” perché è di gran lunga meno invasivo.

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