La dermatite seborroica è una malattia infiammatoria della cute, estremamente frequente, che coinvolge le aree più ricche di ghiandole sebacee, in particolare il cuoio capelluto, il viso e le pieghe del corpo.
La cute appare visibilmente eritematosa (segno di infiammazione) e sormontata da squamo-croste giallastre che causano quella che viene comunemente chiamata forfora. Spesso si associa a prurito e sensazione di bruciore variabile. Si localizza prevalentemente al cuoio capelluto e al volto (regione sopraccigliare e regioni laterali del naso).
La patogenesi è multifattoriale, infatti svolgono un ruolo fondamentale fattori genetici, ambientali ed ormonali. L’aumento della seborrea (produzione di sebo) e la presenza di lieviti, come la Malassezia, svolgono un ruolo importante nell’insorgenza della patologia. La dermatite seborroica generalmente peggiora nella stagione invernale e migliora d’estate con l’esposizione solare. Altri fattori di rischio per il peggioramento della patologia sono lo stress psico-fisico e l’abuso di alcolici.
La diagnosi è clinica e prevede un’anamnesi approfondita ed un esame obiettivo accurato. In caso di coinvolgimento del cuoio capelluto, l’utilizzo della tricoscopia può essere utile per eseguire una corretta diagnosi differenziale con altre patologie infiammatorie del cuoio capelluto.
Il trattamento ha come obiettivi quello di ridurre l’infiammazione e la desquamazione, il miglioramento dei sintomi associati, come il prurito, e il mantenimento della remissione con una terapia a lungo termine.
Poiché i meccanismi patogenetici di base comprendono la proliferazione della Malassezia e l'infiammazione, il trattamento più comunemente utilizzato è costituito da prodotti contenenti agenti antimicotici e antinfiammatori topici.
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