Immunofluorescenza cutanea diretta

In cosa consiste 

L’immunofluorescenza cutanea diretta è una metodica che viene eseguita attraverso una biopsia cutanea con lo scopo di evidenziare l’eventuale deposito di anticorpi sul tessuto del paziente. La biopsia cutanea consiste nel prelievo di una piccola porzione di cute che presenta la lesione, al fine di analizzarne le caratteristiche. Il campione viene adeguatamente trattato in laboratorio e osservato al microscopio per mettere in evidenza eventuali alterazioni che aiutano il clinico nella formulazione della diagnosi. Non è doloroso in quanto prevede l’esecuzione preventiva di una anestesia locale.

A cosa serve 

L’immunofluorescenza diretta riveste un importante ruolo nella formulazione di numerose diagnosi dermatologiche, tra cui le patologie bollose autoimmuni.

Come prepararsi 

Non richiede digiuno. È invece importante conoscere le comorbidità e i farmaci assunti dal paziente, in modo da poter gestire l’esecuzione dell’esame in maniera ottimale.

Nella maggior parte dei casi non è necessario venire accompagnati, ma è importarsi confrontarsi con il medico caso per caso.

Dopo l'esame 

Dopo l’esame il paziente può tornare al suo domicilio. È richiesto di evitare sforzi e mantenere la parte in cui è stata eseguito l’esame asciutta e pulita fino alla rimozione dei punti, la cui tempistica viene decisa dal medico in base alla sede e alle caratteristiche del paziente.