Pervietà del dotto arterioso di Botallo

Cos'è 

Il dotto arterioso di Botallo è un piccolo vaso che nel feto collega l’arteria polmonare all’aorta. Solitamente si chiude spontaneamente a 10-15 ore dal parto, ma quando ciò non avviene il sangue dall’aorta continua a passare nell’arteria polmonare.

Come si manifesta 

Quando il dotto è di piccole dimensioni, il bambino non presenta sintomi evidenti. Vasi di maggiore calibro, al contrario, consentono il passaggio di una quantità di sangue più elevata e quindi aumentano la pressione del circolo pomonare, provocando scompenso cardiaco e alterazioni irreversibili della circolazione. I neonati con un ampio PDA possono pertanto soffrire di tachicardia, dispnea (difficoltà di respirazione) durante l’alimentazione, difficoltà di accrescimento, apnea. Tali sintomi si manifestano precocemente nei bambini nati prematuri.

Origine 

Il dotto di Botallo è un collegamento necessario durante la fase fetale, in quanto permette il ricircolo del sangue ossigenato in un momento in cui i polmoni non sono ancora funzionanti. Al tempo stesso, però, la sua corretta chiusura è ugualmente importante dopo la nascita: non solo il passaggio del sangue dall’aorta all’arteria polmonare determina un sovraccarico del cuore e i sintomi sopra descritti, ma lo stesso dotto può essere anche sede di infezioni e aneurismi.

Come si accerta 

Oltre ad una prima visita del neonato, l’iter diagnostico comprende di solito una radiografia del torace, ecocardiogramma e ecocardiografia.

Trattamenti 

A volte nei neonati la chiusura del dotto può essere indotta con una breve terapia a base di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). Quando ciò non accade, o quando la patologia colpisce bambini più grandi, è necessario intervenire chirurgicamente oppure attraverso una procedura transcatetere.