I sarcomi uterini sono forme tumorali maligne che si sviluppano nello strato più esterno dell’utero, composto da cellule muscolari o da tessuto connettivo.
Il sarcoma uterino consiste in una massa di cellule maligne che cresce in maniera incontrollata e completamente scoordinata rispetto ai tessuti circostanti, acquisendo un volume sempre maggiore con il passare del tempo e comprimendo quindi le strutture vicine. Proprio la pressione esercitata dal tumore è alla base di buona parte dei sintomi che caratterizzano questa neoplasia.
Nella maggior parte dei casi il sarcoma si manifesta sotto forma di sanguinamenti vaginali anomali. Più raramente può comparire anche dolore pelvico, e in alcuni casi la massa tumorale cresce a tal punto da essere palpabile.
Le cause di questa patologia non sono ancora state chiarite con certezza, per cui la nascita della maggior parte dei sarcomi rimane per il momento priva di una spiegazione precisa. Ciononostante sono stati individuati alcuni dei fattori di rischio, come l’obesità, il diabete e l’ipertensione.
A causa della vaghezza dei sintomi la paziente ha poche probabilità di individuare il sarcoma a uterino precocemente. In ogni caso, in presenza di sanguinamenti sospetti l'iter diagnostico prevede innanzitutto l’esecuzione di alcuni esami per immagini, come l’ecografia transvaginale e addominale, l’eco-color doppler pelvico e la Tac, in modo da individuare e studiare l’eventuale massa tumorale.
Per ulteriori approfondimenti, poi, i medici possono anche prescrivere una risonanza magnetica e una biopsia.
Le procedure terapeutiche variano in base allo stadio di avanzamento e alle dimensioni del tumore, e vengono decise da un’équipe multidisciplinare secondo un apposito protocollo oncologico. In linea generale, comunque, il trattamento è di tipo chirurgico, e prevede la rimozione della massa tumorale e, se necessario, anche di altri tessuti o strutture vicine.
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