Il tumore a cellule granulari è un tumore polmonare benigno estremamente raro. Dagli studi clinici si evidenzia una maggior predisposizione delle donne ma la fascia d’età in cui si presenta è varia, con un’età media di 48 anni.
Il nome è dovuto al citoplasma che forma le cellule tumorali, che si presenta altamente granulare
I tumori a cellule granulari si presentano sotto forma di masse tumorali solitarie e di piccole dimensioni. Tali noduli tendono a ostruire le vie aeree provocandone il restringimento e la conseguente comparsa di sintomi quali dolore al petto, difficoltà respiratorie (dispnea) e tosse.
Lo sviluppo della massa tumorale è legato alla proliferazione incontrollata di alcune cellule. I meccanismi che stimolano questo fenomeno e che ne governano le dinamiche, tuttavia, sono al momento sconosciuti.
Al pari di diverse altre neoplasie polmonari, il tumore può essere individuato attraverso una radiografia del torace e successivamente studiato attraverso alcuni esami di approfondimento come la Tac o la scintigrafia.
Per verificare la presenza di sintomi o segni legati alla patologia, poi, il paziente può essere sottoposto ad una visita cardiologica o alle prove di funzionalità respiratoria.
L’approccio terapeutico varia in base alle caratteristiche (ad esempio dimensione e localizzazione) della massa tumorale e alle condizioni generali di salute del paziente. In presenza di lesioni di piccole dimensioni, ad esempio, può essere eseguita una rimozione mediante broncoscopia o terapia laser.
Per le neoplasie di più grandi dimensioni, invece, si procede in genere con l’asportazione chirurgica.
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