Resezione atipica del polmone

Cos’è 

La resezione polmonare atipica è un’operazione chirurgica che consiste nell’asportazione di una lesione polmonare. Si distingue da altre tipologie d’intervento perché non segue i piani anatomici di suddivisione del polmone (i cosiddetti lobi o segmenti polmonari), ma ritaglia e asporta soltanto il tessuto lesionato.

Questo tipo di intervento viene svolto in anestesia generale e può essere eseguito con due approcci: in toracotomia o in video-torascopia (VATS). Nel primo caso l’intervento prevede l’apertura di un’unica ampia incisione di circa 20 centimetri a livello del torace, e il paziente viene intubato. La seconda tecnica, invece, si basa sulla creazione di più incisioni di piccole dimensioni (in genere non più ampie di 2-3 centimetri): attraverso queste aperture i chirurghi possono inserire e manovrare gli strumenti all’interno della parete toracica, orientandosi grazie alle immagini inviate su un monitor da un’apposita telecamera dotata di fonte luminosa.

I tempi di recupero variano in base all’approccio utilizzato. L’operazione condotta in video-torascopia (VATS) risulta in genere meno invasiva, a tal punto che nella maggior parte dei casi il paziente viene dimesso entro due o tre giorni dall’intervento. In caso di toracotomia, invece, il recuperò sarà più lento tanto da richiedere fino a sei giorni di degenza.

La scelta della tecnica chirurgica, in ogni caso, spetta allo staff medico, che decide in base alla natura, alle caratteristiche e alla localizzazione della lesione da rimuovere e alle condizioni generali di salute del paziente

A cosa serve 

La resezione atipica viene preferita ad altre operazioni chirurgiche quando la lesione polmonare è localizzata, ossia quando è necessario rimuovere una lesione preservando al contempo i tessuti sani.

Questo intervento può essere pertanto indicato in presenza di lesioni polmonari benigne, neoplastiche oppure di natura indeterminata.

Come prepararsi 

In preparazione alla resezione il paziente viene solitamente sottoposto ad alcuni esami del sangue e ad un test di funzionalità polmonare in modo da valutare la sua capacità di sopportare l’operazione. Il chirurgo può prescrivere ulteriori esami per accertare le condizioni fisiche e lo stato dell’attività cardiaca del paziente a seconda dell’età.

In previsione dell’intervento, inoltre, viene caldamente consigliato al paziente di smettere di fumare. È necessario rimanere a digiuno totale (sia alimenti solidi che liquidi) nelle otto ore precedenti l’operazione e, in caso di terapia farmacologica, seguire le indicazioni dello specialista se ne consiglia l’interruzione.

Dopo il trattamento 

Al termine dell’operazione chirurgica il paziente può avvertire dolore, eventualmente attenuabile mediante la somministrazione di antidolorifici. È possibile che venga effettuata una radiografia per verificare le condizioni dei polmoni. In alcuni casi, inoltre, si rende necessaria la somministrazione di ossigeno nel periodo post-operatorio: di solito viene interrotta prima delle dimissioni, ma talvolta la terapia viene estesa anche al rientro a domicilio.

Le tempistiche di recupero variano in base alla tipologia di intervento. Quelle della toracotomia, ad esempio, sono più lunghe rispetto all’approccio VATS, tanto che il paziente deve evitare di sollevare oggetti pesanti per diversi mesi in modo da non affaticare i muscoli del torace e la zona dell’incisione.

Al momento delle dimissioni, lo staff medico indica la dieta più adatta e il regime di attività fisica consigliabile per aiutare il recupero. Il paziente viene poi istruito a respirare profondamente e a tossire affinché i polmoni si espandano e si contraggano riprendendo la loro normale attività. Per una perfetta guarigione si consiglia inoltre di evitare il fumo e l’esposizione a persone con infezioni delle vie respiratorie. Infine, al paziente vengono anche comunicati i tempi necessari per la rimozione dei punti di sutura e della visita di controllo successiva.

Durante la visita di controllo, il medico provvederà a controllare le incisioni e potrà richiedere una radiografia per un controllo approfondito sul recupero. Se la resezione è stata effettuata per asportare una massa tumorale, verrà indicato al paziente il successivo iter terapeutico in seguito ai risultati dell’esame istologico