L’Entero-TC è una tipologia non invasiva di Tac che, attraverso l’impiego di radiazioni ionizzanti a basso dosaggio e due mezzi di contrasto (uno neutro assunto per bocca e uno iodato iniettato in vena), consente di studiare l’intestino tenue.
Il paziente viene fatto accomodare sul lettino della Tac con l’aiuto del tecnico, mentre l’infermiere posiziona in una vena del braccio o della mano l’ago per iniettare il mezzo di contrasto. Possono essere somministrati anche farmaci antispastici (ad esempio il Buscopan) per ridurre la motilità intestinale. Una volta concluse le procedure di preparazione, il paziente viene lasciato solo in sala, pur rimanendo sotto costante controllo del tecnico e del radiologo che seguono l’esame dietro un apposito vetro.
Prima dell’inizio della scansione, il lettino scorre all’interno della Tac, dove viene iniettato il mezzo di contrasto. Durante tale iniezione il paziente può avvertire una sensazione di calore al braccio o diffusa a tutto il corpo, oppure un sapore metallico in bocca. Si tratta in ogni caso di manifestazioni normali, che in genere terminano nel giro di pochi minuti. Qualora il paziente dovesse invece avvertire un forte dolore nel punto in cui è stato posizionato l’ago, o una sensazione di svenimento, difficoltà a respirare o necessità di vomitare, deve comunicarlo prontamente.
L’esame dura in totale circa una quindicina di minuti. Vengono infatti effettuate due scansioni, una in posizione supina e una in posizione prona, della durata di pochi secondi ciascuna. Una volta terminate le scansioni, il tecnico e il radiologo si accertano della qualità delle immagini acquisite e dichiarano concluso l’esame.
L’Entero-TC ha lo scopo di indagare l’intestino tenue (il primo tratto dell’intestino) per scoprire patologie infiammatorie o tumorali sconosciute o per verificarne lo stato in caso di malattia nota e soprattutto nelle complicazioni del morbo di Crohn.
È necessario presentarsi all’appuntamento a digiuno dalla mezzanotte. Un’ora prima dell’esame, inoltre, bisogna bere 1500 ml di lassativo (Isocolan), assunzione che deve essere ripetuta in forma ridotta (500 ml) a distanza di 45 minuti.
Non vi è alcuna prescrizione o precauzione da osservare dopo l’esame. Il mezzo di contrasto ingerito per l’esame viene eliminato, nei giorni successivi, nelle feci. Durante questo periodo, e comunque per almeno 3-4 giorni dopo l’esame, non sono eseguibili gli esami radiografici e Tac dell’addome, dell’apparato urinario, del rachide lombare e del bacino.