Scintigrafia perfusionale

In cosa consiste 

La scintigrafia perfusionale è un esame che si basa sull’iniezione di un radiofarmaco e sul successivo studio della sua distribuzione all’interno del circolo capillare polmonare. Il tracciante in questione consiste in una piccola quantità di radioisotopo legato a magroaggregati di albumina 99mTc (Tecnezio)-MAA, e la sua distribuzione viene analizzata attraverso l’impiego di un apposito macchinario (la gamma camera).

Il tracciante viene somministrato per via endovenosa alcuni minuti prima dell’inizio dell’esame vero e proprio. Il paziente viene fatto stendere sul lettino della gamma camera per l’acquisizione delle immagini del torace: tale apparecchiatura è in grado di rilevare i segnali emessi dal radiofarmaco, e permette quindi di valutare la distribuzione del tracciante all’interno del circolo polmonare. Mediamente l’indagine si conclude in una ventina di minuti.

La scintigrafia perfusionale non è dolorosa né pericolosa. La quantità di radioattività iniettata, infatti, è molto piccola e proporzionale al peso del paziente. Le sostanze utilizzate non sono tossiche e non provocano generalmente effetti secondari, salvo manifestazioni allergiche del tutto eccezionali.

A cosa serve 

La scintigrafia perfusionale permette di valutare la pervietà del circolo capillare polmonare. Nella maggior parte dei casi viene utilizzata nell’iter di valutazione pre-operatorio dei tumori polmonari.

Come prepararsi 

Non sono previste norme di preparazione particolari, ma è necessario portare all’appuntamento tutta la documentazione medica.

Le donne in età fertile che si sottopongono a tale tipo d’esame devono avvertire tempestivamente prima dell’esecuzione dell’esame di un eventuale, sicuro o dubbio, stato di gravidanza.

Dopo l'esame 

Al termine della scintigrafia il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana. Per facilitare l’eliminazione del radiofarmaco occorre bere abbondantemente e andare spesso in bagno.

Dopo l’utilizzo del wc è opportuno far scorrere abbondantemente l’acqua e lavare le mani con particolare attenzione.

Per motivi di prudenza è consigliabile non sostare a lungo nei luoghi pubblici ed evitare per 48 ore successive il contatto stretto con bambini piccoli e donne in gravidanza. Inoltre, nelle 30 ore successive alla somministrazione del tracciante è consigliabile l’interruzione dell’allattamento.