Angina pectoris

Cos'è 

Sindrome caratterizzata da un forte dolore al torace, causato dalla temporanea mancanza di ossigeno al tessuto cardiaco.

Come si manifesta 

Il sintomo principale dell’angina è rappresentato dal dolore toracico, che emerge improvvisamente con attacchi acuti e temporanei (la durata massima è di 30-40 minuti). Alcuni pazienti hanno raccontato di avvertire anche una sensazione di pesantezza e formicolio sempre a livello del torace, oltre a stanchezza, difficoltà a respirare e nausea.
Di solito si usa distinguere tra angina da sforzo, che emerge appunto in particolari momenti di sforzo o di stress psicofisico, e angina da riposo, che rappresenta la variante più pericolosa e da trattare tempestivamente. Quest’ultima forma, detta anche “angina instabile”, si aggrava con il passare del tempo e presenta maggiori rischi di degenerare verso un infarto miocardico.

Origine 

L’angina, di fatto, è causata da un ostacolo che impedisce la normale circolazione sanguigna e rallenta l’afflusso del sangue al cuore. Tale ostacolo può essere rappresentato da un restringimento delle coronarie (ad esempio a causa di un trombo o della formazione di placche fibrose lungo le pareti dei vasi sanguigni) o da uno spasmo delle stesse. La riduzione dell’afflusso di sangue al cuore causa una carenza di ossigeno necessario ai tessuti del muscolo cardiaco per funzionare correttamente.
A differenza dell’infarto vero e proprio, tuttavia, questa condizione è solamente temporanea e quindi non provoca la necrosi (ossia la morte) di una parte del cuore.

Come si accerta 

Il dolore a livello del torace, pur rappresentando un campanello d’allarme significativo, non costituisce di per sé una prova certa. Per la diagnosi, infatti, il cardiologo si avvale di un elettrocardiogramma, esame che se possibile deve essere eseguito durante gli attacchi di dolore. In caso di sospetta angina da sforzo ci si avvale dei cosiddetti “test provocativi”: il paziente, in altre parole, viene sottoposto a sforzi fisici (correre su un tapis roulant o pedalare sulla cyclette) fino a fare emergere i sintomi di dolore toracico.
Per ulteriori indagini si può poi ricorrere a ecocardiogrammi, coronarografie, Tac e risonanze magnetiche, in modo da avere un quadro più completo di tutte le strutture cardiache.