Nutrizione parentale domiciliare

Cos’è 

La Nutrizione parentale domiciliare (NPD) è la terapia primaria e salvavita dell’insufficienza intestinale cronica. La NPD, infatti, consente di sostituire la funzione d’organo persa attraverso l’infusione direttamente nel sangue venoso di adeguate miscele nutritive, assicurando così il mantenimento dello stato di nutrizione del paziente.

Tali sostanze vengono somministrate attraverso un catetere venoso centrale (CVC) e il trattamento viene praticato direttamente a domicilio. Nella maggior parte dei casi, infatti, l’infusione avviene durante le ore notturne, consentendo al paziente di condurre una vita normale durante per il resto della giornata. Al contrario, se l’infusione deve essere praticata durante le ore diurne, possono essere utilizzati appositi sistemi portatili contenuti in zainetti del tutto simili a quelli che si portano sulle spalle per andare a scuola o al lavoro, in modo da consentire al paziente di muoversi liberamente anche fuori di casa.

Un programma di NPD sicuro ed efficace deve comprendere:

  • la valutazione della idoneità psico-fisica del paziente e dei famigliari e della idoneità igienica e strutturale dell’ambiente domestico
  • la scelta ed il posizionamento del catetere venoso centrale adeguato al singolo paziente
  • la prescrizione della composizione della miscela nutrizionale personalizzata in base ai bisogni nutrizionali del paziente
  • la produzione delle sacche contenenti la miscela nutrizionale
  • la linea infusionale di raccordo tra la sacca ed il catetere venoso, compresi la pompa infusionale dotata di adeguati sistemi di allarme per regolare l’infusione della miscela e lo zainetto porta pompa e porta sacca per poter effettuare l’infusione anche fuori casa
  • i kit per l’attacco e stacco della linea infusionale e per la medicazione del CVC
  • l’addestramento del paziente e dei famigliari/caregivers, effettuato da personale infermieristico esperto e con l’ausilio di materiale cartaceo (manuale) e/o audiovisivo di supporto
  • per gestione nel pieno rispetto dell’asepsi della linea infusionale (attacco e stacco) e per la medicazione del CVC
  • per l’auto-monitoraggio dei bilanci nutrizionali (peso e bilancio idrico in particolare), dei parametri vitali e il riconoscimento precocemente dei segni e i sintomi delle complicanze maggiori della NPD
  • un sistema di pronta reperibilità medica ed infermieristica al quale il paziente può rivolgersi in caso di complicanze
  • un sistema di consegna al domicilio del paziente delle sacche nutrizionali e del materiale necessario per la gestione della infusione
  • la certificazione di qualità che garantisca l’adeguatezza del programma.

Il paziente in NPD deve sottoporsi alle tre visite di routine annuali previste e ad ogni eventuale visita aggiuntiva.

A cosa serve 

La nutrizione parentale domiciliare consente di sopperire all’insufficienza intestinale cronaca benigna, l’insufficienza d’organo che si verifica quando l’intestino non è in grado di mantenere il normale stato di nutrizione del paziente. Attraverso questa terapia, infatti, le sostanze nutritive vengono somministrate al paziente già digerite.