Videocapsula endoscopica

In cosa consiste 

Si tratta di una particolare tecnica di esplorazione endoscopica che consente lo studio dell’intestino tenue.

L’esame prevede l’ingestione di una speciale capsula dotata di telecamera e quindi in grado di registrare immagini. Tale capsula ha dimensioni piuttosto ridotte (simili a quelle di una normale pastiglia) e può essere facilmente deglutita con un sorso d’acqua. Sull’addome del paziente vengono applicati alcuni sensori adesivi, utili a raccogliere le immagini trasmesse dalla telecamera, e un registratore a tracolla da portare per tutta la durata dell’esame.

La capsula prosegue il suo corso lungo tutto l’apparato digerente, impiegando diverse ore (circa 6-8) per completarlo. Durante questo lasso di tempo il paziente può lasciare il Policlinico e riprendere le normali attività quotidiane, facendo però attenzione a non esporsi a campi magnetici e controllando costantemente che il registratore funzioni correttamente. Dopo tre ore dall’ingestione della capsula è anche consentito consumare un pasto.

In base alle indicazioni date dallo staff medico, una volta terminata la registrazione il paziente deve fare ritorno al Policlinico per la rimozione delle apparecchiature. Di norma la capsula viene espulsa con le prime feci.

A cosa serve 

La videocapsula viene utilizzata per lo studio dell’intestino tenue, o piccolo intestino, e cioè di quel tratto di apparato digerente compreso tra il duodeno e il colon che rappresenta la parte più “aggrovigliata” e interna dell’intestino, impossibile da raggiungere con i normali endoscopi utilizzati per la retto-colonscopia e per l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS). Si tratta quindi di una metodica d’indagine indicata per tutti i pazienti con sospetta patologia legata a questo tratto dell’intestino (sanguinamento gastrointestinale, malattia di Crohn, sindromi poliposiche, neoplasie).

Come prepararsi 

Nei tre giorni precedenti all’esame è necessario seguire una dieta particolare, limitando gli alimenti ricchi di scorie (frutta e verdura) e sospendendo i farmaci e i prodotti contenenti ferro. Il giorno prima dell’appuntamento è bene mantenersi leggeri, consumando un pranzo non abbondante a pranzo e una cena a base di alimenti liquidi. Inoltre, è necessario sospendere la somministrazione di farmaci legati alla motilità intestinale.

Dopo l'esame 

Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere le normali attività quotidiane, ripristinando le abitudini alimentari e le terapie momentaneamente sospese. La capsula viene eliminata normalmente con le feci: è quindi necessario controllare le feci ad ogni evacuazione per verificarne l’espulsione. Se a distanza di una settimana la capsula non è ancora stata defecata, è bene rivolgersi al medico per accertamenti.