La visita urologica è un esame di primo accesso per la diagnosi dei disturbi e delle malattie dell’apparato urinario. Durante la visita, che richiede in genere qualche decina di minuti, l’urologo valutano attentamente i sintomi riportati dal paziente e la sua storia clinica. Nel corso di questa fase, definita “anamnesi”, il paziente può essere chiamato a rispondere a diverse domande circa le sue abitudini alimentari, sulla sua attività sessuale e sportiva, su eventuali patologie pregresse e sulle terapie in corso.
Per i pazienti maschili è inoltre previsto un esame obiettivo del basso addome e della zona genitale esterna, eventualmente completato con un’esplorazione rettale. Quest’ultima procedura, in particolare, prevede l’introduzione per via anale di un dito coperto da un guanto di lattice, e in genere viene eseguita per verificare le condizioni della prostata.
Per le pazienti di sesso femminile, invece, la visita urologica assomiglia in tutto e per tutto ad una visita ginecologica.
In generale la visita urologica può essere considerata come una visita di primo accesso per la diagnosi di una malattia dell’apparato urinario o per valutare le condizioni di un paziente già noto.
Non sono previste norme di preparazione particolari. È comunque consigliabile presentarsi all’appuntamento muniti di tutta la documentazione necessaria (risultati di esami precedenti, prescrizioni e così via).
Una volta terminata la visita il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana.