La risonanza magnetica dell’addome (a volte indicata con la sigla RM addome) è un esame che permette di ottenere immagini tridimensionali delle strutture anatomiche interne dell’addome utilizzando campi magnetici e onde radio.
Si tratta di un esame non invasivo e assolutamente indolore, e a differenza di altre tecniche di scansione non espone il paziente a radiazioni ionizzanti.
La procedura è piuttosto semplice. Il paziente viene aiutato a distendersi correttamente sul lettino (solitamente a pancia in su) e poi introdotto all’interno del macchinario.
La scansione può durare dai 30 ai 45 minuti e non provoca alcun fastidio, ad eccezione del rumore. Per la buona riuscita dell’esame il paziente deve rimanere immobile durante l’acquisizione delle immagini.
La risonanza magnetica dell’addome consente di analizzare nel dettaglio le strutture interne dell’addome (fegato, reni, pancreas, milza, tessuti molli, reti vascolari e nervose).
Pertanto può essere prescritta nell’iter diagnostico di un gran numero di patologie e condizioni. Spesso, poi, vi si ricorre per integrare le informazioni raccolte con altre tipologie di esami, come ecografie e Tac dell’addome.
Solo in caso di utilizzo del mezzo di contrasto, il paziente deve rimanere a digiuno a partire dalla mezzanotte del giorno precedente l’esame. Tale indicazione verrà comunque eventualmente confermata dallo staff medico.
Inoltre bisogna entrare nella camera di risonanza magnetica sprovvisti di qualunque oggetto metallico (dall’orologio alla carta bancomat): di conseguenza è necessario comunicare tempestivamente al medico l’eventuale possesso all’interno di strutture metalliche (ad esempio i pacemaker).
Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere immediatamente le normali attività della vita quotidiana. Non è previsto un periodo di ricovero e non è necessario farsi accompagnare.